Aci Livorno. Sicurezza: più controlli anche per pedoni e ciclisti
Leggiamo sulla cronaca cittadina dell’ennesimo incidente stradale verificatosi lungo viale Italia, all’altezza dell’incrocio di Barriera Margherita con viale Nazario Sauro.
Nello specifico, si è venuto a verificare ancora una volta un sinistro che ha visto coinvolti un’automobile in transito e una bicicletta intenta ad attraversare la carreggiata da un lato all’altro.
Quello dell’uso delle strisce come prolungamento di una ipotetica pista ciclabile rappresenta ormai un vizio atavico, una cattiva consuetudine che appartiene al Dna poco disciplinato dell’utenza stradale labronica, sia essa in versione pedone che in modalità ciclista. Un ‘vezzo’ che a Livorno ha preso piede da tempo ed a poco, anche nel recente passato, sono servite per adesso le segnalazioni del nostro Ente riguardo a questo spinoso argomento. In qualità di AC Livorno, siamo già intervenuti in materia ravvisando l’estrema pericolosità di una manovra che peraltro è vietata dallo stesso Codice della Strada. Le strisce sono pedonali e quindi non contemporaneamente carrabili: ciò significa che sono specificatamente dedicate ai pedoni ed a loro soltanto. L’uso della bicicletta è e deve essere quindi perseguito dalle autorità preposte al controllo. Sul tema, richiamiamo quindi in primis ancora una volta l’attenzione della Polizia Municipale. Al riguardo infatti, la sensazione è quella di una sorta di tolleranza diffusa su certi tipi di trasgressioni al Codice comunemente considerate minori anche perchè commesse dalle cosiddette categorie ‘deboli’, come vengono definiti i pedoni e gli amanti dei pedali.
Anche al fine di smentire felicemente tali apparenze superficiali ed altrettanti possibili stereotipi, l’Ente gradirebbe che il Comando della nostra Polizia Municipale provedesse a fornire pubblicamente, con chiarezza e continuità, qualche dato sulle contravvenzioni contestate a questi utenti decisamente indisciplinati.
Il nostro rappresenta un richiamo per Istituzioni e cittadinanza, una spinta morale per entrare finalmente in un’ottica decisamente nuova e più equa. Siamo tutti utenti della strada e tutti dobbiamo attenerci alle norme che ne regolano il corretto funzionamento. Dobbiamo finirla con una visione apologetica, a priori ed incondizionata, del presunto ‘soccombente’: si tratta di un’ottica sterile e improduttiva. Tutti sono soggetti attivi nella mobilità, per cui nessuno può e deve sentirsi fuori dalle regole. I tutori dell’ordine dovrebbero perciò sanzionare gli indisciplinati in egual misura, così come sarebbe consigliabile eseguire con la medesima regolarità e frequenza i controlli sul tasso alcolico anche per i pedoni ed i ciclisti. Anche loro, seppur in misura inferiore, possono infatti rappresentare un pericolo potenziale come quello portato da un automobilista alticcio. Dura lex sed lex.
Riccardo Heusch
Presidente Commissione Traffico e Mobilità
AC Livorno
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