Aci Livorno: un malcostume ‘discriminatorio’ in materia di sanzioni

Riceviamo sulla nostra casella mail e riportiamo, di seguito, una segnalazione firmata da un cittadino (il cui nome, per rispetto della privacy, comunque omettiamo in questa sede) nonchè utente della strada livornese.

“Stasera verso le ore 21.20 percorrevo Via Marradi ed un vigile in motocicletta mi seguiva dietro. Uno scooter a velocità sostenuta nel senso opposto imboccava Via Marradi in senso unico. Il vigile ha assistito senza fare niente e ad un mio cenno con la mano se lui avesse visto, ha proseguito la sua strada alzando le spalle come dire “che ci posso fare ?” . Quello scooter, oltre ad aver commesso una violazione del Codice della Strada proprio in presenza di un pubblico ufficiale, poteva creare un incidente. Sono rimasto basito da questo atteggiamento e se avessi potuto prendere la targa della moto del vigile, avrei fatto denuncia. Mi auguro di non assistere più ad una scena del genere, quel vigile si dovrebbe vergognare e spero che i suoi superiori lo identifichino e prendano provvedimenti.
Un cittadino disgustato”

Il nostro Ente ha da tempo segnalato, pur con la dovuta prudenza, un atteggiamento definibile a tutti gli effetti come ‘discriminatorio’ e purtroppo a volte utilizzato da alcuni rappresentanti in servizio delle Forze dell’Ordine locali. A tale riguardo, ci siamo mossi anche sul piano della richiesta formale per conoscere l’esatto numero di sanzioni elevate nel corso di uno specifico periodo. Avendo a disposizione i dati suddivisi per ciascuna categoria di utenza, saremmo stati una volta per tutte in grado di differenziare ed analizzare nel dettaglio comportamenti e criticità legate al mondo degli automobilisti, dei centauri, dei ciclisti e, giustamente, anche dei pedoni.
Tale richiesta, peraltro reiterata più volte nel corso del tempo, è caduta però nel vuoto senza riuscire ad ottenere risposta di alcuna natura.
Tramite proclami diffusi attraverso la cassa di risonanza offerta dai media locali, a giochi fatti, al contrario siamo spesso venuti a conoscenza di presunte battaglie vinte dalla Polizia Municipale in materia di educazione civica e rispetto delle norme del Codice della Strada grazie al mero strumento sanzionatorio.
Tali numeri, indicativi semplicemente della totalità delle contravvenzioni elevate, incarnano secondo il nostro punto di vista un’effimera e poco funzionale filosofia dell’ostentazione dello scalpo catturato.
L’episodio citato dall’utente non fa altro che confermare la bontà della nostra posizione. Nel caso specifico, qualora si fosse trattato di un’automobile, con tutta probabilità sarebbe scattata la formula della ‘sirena con luce blu’, con conseguente inseguimento, mentre invece la trasgressione di un ‘semplice motorino’, sin troppo spesso non viene considerata tanto grave da meritare alcun tipo di intervento.
Tutto ciò rappresenta un vero e proprio malcostume, radicato da anni e che non aiuta di certo la cittadinanza al recepimento del rispetto delle regole del Codice della Strada ed alla tutela quanto più possibile della sicurezza lungo le strade della nostra città.

Riccardo Heusch
Presidente Commissione Traffico e Mobilità
AC Livorno

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