Aci Livorno: “Contrassegni a pagamento? Operazione controproducente”

L’AC Livorno conferma la propria contrarietà all’introduzione della nuova tassa ideata dal Comune a danno dei residenti-automobilisti.

Apprendiamo attraverso le pagine della cronaca locale che la ventilata prossima introduzione di una tassa sul rilascio dei contrassegni per la sosta dei residenti all’interno delle zone a traffico limitato e delle zone a sosta controllata da parte dell’Amministrazione Comunale è passata ben presto dallo status di mera ipotesi a quella di triste certezza.

A questo punto, dopo esserci già pubblicamente espressi a sfavore di tale soluzione all’indomani della prima indiscrezione apparsa sui quotidiani cittadini poco meno di un mese fa, all’Automobile Club Livorno non resta che tornare a ribadire il proprio parere contrario. Corre l’obbligo comunque di svolgere alcune riflessioni, che non possono prescindere dallo stato di salute  dell’ economia cittadina, che come rilevato da alcuni quotidiani a tiratura nazionale ci vede sempre più sprofondare nella parte bassa delle  classifiche , attestando il preoccupante, ulteriore calo dell’occupazione che affligge ormai da anni la nostra città, alla mancanza di stimoli alla creazione dei presupposti per favorire insediamenti produttivi o infrastrutture capaci di attirare operatori economici. La tassa sui contrassegni altro non è che un artificio per il pareggio di bilancio, e non la si può giustificare in nessun altro modo. Un tale intervento poteva avere fondamento solo per un investimento in conto capitale a favore dell’economia cittadina, e non per una copertura di spese correnti.  Questa nuova tassa rappresenta un ulteriore sacrificio richiesto ai cittadini, peraltro inserita in un contesto

economico-politico che risulta già di per sé a dir poco complesso a livello cittadino. Un ulteriore passo verso un rapporto di estrema austerità e rigore, che caratterizza uno scenario articolato fatto di scelte sofferte, tanto discusse quanto discutibili, a cui l’Amministrazione di Palazzo Civico si sta trovando a far fronte.

La scelta di tassare i cittadini arriva quindi in parallelo al già deprimente quadro composto, tra i tanti grattacapi, dalle problematiche relative alla futura gestione di società partecipate dal comune, in primis l’AAMPS, dallo stallo sulle opere da porre in cantiere per favorire l’accesso alle aree portuali, dall’inefficienza di un sistema di rotatorie poco razionale e controproducente, da una mancanza di programmazione per un’adeguata valorizzazione delle aree a maggiore vocazione turistica del nostro litorale. Certo, un tale atteggiamento potrebbe favorire interpretazioni non in linea con le adeguate strategie da porre in campo per il superamento delle difficoltà economiche.

Ci troviamo quindi in disaccordo con le affermazioni espresse dal  Sindaco Nogarin secondo cui il suddetto obbligo di pagamento (che prevede entrate nelle casse comunali in base ad una tassa iniqua che va colpire in maniera chirurgica una limitata porzione di cittadinanza), “non rappresenta una mera operazione di cassa finalizzata a pareggiare il buco di bilancio, bensì semplicemente il corrispettivo di un servizio fornito da parte di Palazzo Civico”.

Per l’AC Livorno viene difficile comprendere quale sia in concreto il servizio fruito da un residente che semplicemente sposta il proprio mezzo di trasporto in entrata e in uscita dalla zona interessata dal provvedimento.

Tra le righe, il Primo Cittadino lascia poi trapelare che i contrassegni saranno stampati in città e quindi vorrebbe beffardamente intendere come questo intervento fornisca un indiretto impulso anche all’economia locale. Al contrario di tale limitata visione, pensiamo invece che in un’ottica di reale rilancio economico sia importante, come sopra espresso, fornire spunti per una ben altra tipologia di offerte: servizi che siano inevitabilmente a pagamento ma almeno percepiti come utili e quindi essenziali per il miglioramento della qualità della vita quotidiana sperimentata dal singolo utente della strada.

Infine, nel contesto di una futura città così come intesa dall’attuale Amministrazione, ovvero caratterizzata da una mobilità sempre più ecosostenibile sotto il profilo dell’abbattimento delle emissioni inquinanti da parte di quei mezzi privati fortemente limitati nella loro circoscritta circolazione a causa dell’apposizione di numerose barriere e restrizioni in ambito urbano, progressivamente popolata da un numero sempre più alto di ciclisti e pedoni, sarebbe importante garantire ai cittadini almeno il diritto di lasciare in sosta l’auto di proprietà vicino a casa, senza doverli costringere anche a pagare un obolo.

Il Presidente
Franco Pardini

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