Aamps. Cna: “Si alla ristrutturazione del debito, no al concordato”

“Si alla ristrutturazione del debito, no al concordato”: la posizione della Cna e delle imprese dell’indotto non è mutata e ad esprimerla è il coordinatore sindacale della Cna Dario Talini. “Non possiamo accettare – continua Talini – che si addossi unicamente alle imprese creditrici la responsabilità del futuro della municipalizzata, e che si bollino come irresponsabili le imprese che hanno già intrapreso la via degli atti giudiziari a tutela dei propri sacrosanti diritti. Se Aamps va male, o se andrà anche peggio, la colpa non può certo essere delle imprese che hanno lavorato senza riscuotere!”.

“Le proposte di soluzione – aggiunge il direttore Cna Marco Valtriani – saranno accettate se saranno accettabili, quindi se formulate nella tutela non solo di Aamps e dei suoi lavoratori, ma nel rispetto delle più che legittime spettanze dei creditori e dei loro dipendenti. Ricordiamo a tutti, ancora una volta, che le imprese dell’indotto in questa situazione sono le vittime e non i carnefici.

Da subito Cna ha definito la strada del concordato come la peggiore, perché quasi sempre le lacrime e sangue sono esclusivamente per i creditori: speriamo vivamente di essere smentiti, come speriamo che l’ipotesi di percorrere la strada della ristrutturazione del debito, da noi sempre caldeggiata, possa essere ripensata e rivalutata. L’amministrazione pubblica – conclude il direttore Cna – deve avere come obiettivo il bene comune e questo può essere raggiunto solo se ad ogni parte in causa viene riconosciuta la stessa dignità.

 

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