Tari sulle barche nei fossi, raggiunto l’accordo

di letizia

Entro breve tempo anche il Comune di Livorno avrà il regolamento che disciplinerà le affissioni pubblicitarie. Come ha spiegato ieri mattina Alessandro Parlanti, dirigente del settore entrate e patrimonio, durante i lavori della seconda commissione consiliare: la nostra città non possedeva ancora una regolamentazione di questo tipo, ma agiva secondo una delibera di giunta del 2001, modificata poi nel 2004. Le nuove tariffe, determinate dall’Ufficio tecnico patrimoniale, inserite nel regolamento che sarà composto da 9 o 10 articoli, andranno maggiormente incontro a chi le userà: “Negli ultimi anni abbiamo deciso numerose segnalazioni a riguardo – ha affermato il dirigente – e per questo e anche a seguito di una recente sentenza del Consiglio di stato abbiamo deciso di rimodulare le tariffe, che tuttavia non seguiranno una drastica riduzione”. Ma saranno eseguite secondo una nuova modalità di calcolo: non sarà più conteggiata l’intera superficie del supporto dove verrà affisso il messaggio pubblicitario ma solo una parte di esso, quel che sarà presa in considerazione sarà la reale dimensione del manifesto. Il vecchio canone pagato al Comune ammontava a circa 100.000 euro, ora con la riduzione dei costi ma con l’aggiunta dei 43 pannelli della zona della Porta a terra che dal 1° gennaio sono tornati di competenza comunale, l’introito per le casse dell’amministrazione sarà lo stesso. Oltre alla riduzione dei costi, il nuovo regolamento prevederà che siano applicati prezzi più bassi a seconda della zona della città nella quale il messaggio pubblicitario viene affisso.
Tari sulle ‘barchette’: Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti da applicare alle piccole imbarcazioni ormeggiate nei fossi è stato raggiunto, dopo anni di polemiche,  un accordo tra i proprietari e l’amministrazione comunale: “In seguito a degli incontri con i circoli nautici – ha chiarito ieri in commissione l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti – per quanto riguarda i posti barca è stato deciso di applicare la tariffa di area vasta, il costo scenderà dai 5 allo 0,54 euro al m² e andrà a considerare la minima produzione di rifiuti che deve essere comunque pagata”.
Affidamento diretto alle partecipate: Già il 25 marzo scorso, sempre durante i lavori della seconda commissione consiliare, si era discusso della mozione presentata dal consigliere del Movimento 5 stelle Nicola Meschinelli. Nel documento si chiedeva che fossero resi pubblici tutti gli affidamenti delle società partecipate al di sopra dei 5.000 euro (si era ipotizzato anche un abbassamento della soglia minima), provvedimento che era stato votato favorevolmente. A distanza di oltre un mese, prima dell’approdo in Consiglio comunale, Meschinelli propone adesso “l’obbligo da parte degli uffici preposti alle Partecipate di invitare, in caso di affidamenti, almeno tre soggetti idonei al lavoro da svolgere, e dare maggiore trasparenza pubblicando sul sito delle stesse aziende partecipate i preventivi pervenuti”. Ma il consigliere 5 Stelle va oltre: “Vorrei che l’abbassamento della cifra, da 40 a 20 mila euro, per gli affidamenti senza gara non fosse applicato solamente alle società partecipate ma anche all’amministrazione comunale”.

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