Svs lancia il volontariato per disoccupati

Le attività di volontariato svolte permetteranno di accumulare crediti per poter frequentare corsi di formazione professionale organizzati dall'agenzia FormaVol

di Giulia Vicari

La Svs Pubblica Assistenza lancia un nuovo progetto dedicato ai soggetti disoccupati: “Insieme Solidali”, una iniziativa sperimentale per promuovere la solidarietà e la coesione sociale. Il progetto, della durata di 12 mesi, ha come obiettivo quello di coinvolgere in attività di volontariato le persone disoccupate, in mobilità o in cassa integrazione. Chi si trova in queste condizioni potrà utilizzare il proprio tempo in modo costruttivo occupandosi di una delle tante attività di volontariato messe a disposizione dalla Svs, tra cui soccorso sanitario, servizi sociali, trasporto sociale, Telefonoamico, doposcuola per bambini stranieri e molte altre consultabili sul sito www.pubblicaassistenza.it.
Le attività di volontariato svolte permetteranno di accumulare crediti per poter frequentare corsi di formazione professionale organizzati dall‘agenzia FormaVol e utili al reinserimento lavorativo della persona. I corsi di formazione previsti saranno sei, al termine dei quali verrà rilasciato un attestato formalmente valido, e sono: corso HACCP, corso di Primo soccorso, corso sulla Sicurezza, corso Antincendio rischio medio, corso di inglese e corso di informatica. In più verranno attivati due laboratori gratuiti che aiuteranno a favorire la socializzazione dei partecipanti, il laboratorio di teatro e quello di danza.
Per accedere al progetto ci si può rivolgere alla Svs di via San Giovanni oppure alla FormaVol per compilare la scheda di domanda prevista (scaricabile sul sito della Svs o che si può trovare direttamente in Via San Giovanni); è necessario però avere una scheda professionale del centro dell’impiego con l’iscrizione al centro e che determini la disoccupazione. Indicativamente la data finale per la partecipazione è il 15 Luglio ma potrà essere protratta a seconda delle richieste. I corsi di formazione si svolgeranno alla FormaVol, nella sede di Svs Nord in via delle Corallaie (zona Picchianti). Non ci sono limiti di età, l’unico limite è quello di avere la condizione certificata di disoccupazione con ammortizzatori o altre forme di integrazione e sostegno del reddito. Il progetto è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e si svolge in collaborazione con l’Agenzia Formativa FormaVol, il Circolo La Solidarietà, il Centro Servizi Donne Immigrate e Arci Solidarietà.

“Siamo molto felici di presentare questo progetto “Insieme solidali” – spiega Marida Bolognesi, Presidente Svs – perché è un’iniziativa che impatta due tematiche fondamentali per noi: quella dell’assenza di lavoro e della perdita di lavoro in particolare e quella del ruolo e del valore del volontariato. Noi crediamo che il volontariato da sempre abbia un valore aggiunto in una società complessa come la nostra. Noi crediamo che abbia anche un valore economico, di implementazione del lavoro perché il tempo dedicato al volontariato da parte delle persone che si trovano in condizione di perdita di lavoro, disoccupazione certificata o cassa integrazione può significare anche reinvestire nel proprio ingresso nel lavoro. Il volontariato avrà infatti per queste persone un valore economico da un punto di vista di crediti formativi da spendere in formazione e riqualificazione della propria professionalità attraverso alcuni corsi che noi gestiremo e attraverso alcune esperienze importanti collettive che sono quelle del teatro e del ballo. Tutto questo ci porta a dire che per la prima volta forse si può davvero mettere insieme il tempo dedicato agli altri e un investimento sul proprio reinserimento nel mondo lavorativo”.

“È un’iniziativa davvero interessante – continua Cecilia Gadducci, responsabile del settore sociale Svs – che ha visto direttamente coinvolta l’agenzia FormaVol, che ha avuto la capacità di intercettare i bisogni reali del cittadino disoccupato che presentandosi in agenzia proponeva un abbondante spazio di tempo libero e però l’incapacità di riuscirsi a pagare personalmente un corso di formazione. È stata fatta una sintesi di quelli che erano i bisogni sul territorio proponendo questa iniziativa di Banca del Tempo dove non si vedrà quindi una circolazione monetaria ma semplicemente ci sarà una circolazione di tempo messo a disposizione che poi si trasformerà in crediti formativi. Tutto questo ha chiaramente il carattere di prevenire quella che è l’esclusione sociale. Avremo una diversificazione sia di possibilità di intervento in attività di volontariato abbastanza allargate e un piatto ricco anche di offerte formative rispetto ai corsi che verranno organizzati e gestiti dalla FormaVol”.

“Noi come Arci Solidarietà – conclude Francesca Ricci operatrice culturale Arci –  ci occuperemo del laboratorio di teatro dedicato e rivolto alla popolazione disoccupata e vedremo di costituire un bel gruppo. Il lavoro che faremo per questo tipo di utenza sicuramente riguarderà il lavoro, il tempo e vedremo se partire da storie personali o legarle magari ad un’opera letteraria che affronta questi temi. Penso che questo laboratorio avrà la durata di qualche mese per poi sfociare in una rappresentazione pubblica finale”.

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