Sentenza risarcisce 39 precari della scuola

La sentenza riconosce per 39, tra docenti e ATA, il diritto al risarcimento del danno nella misura di dodici mensilità della retribuzione quale sanzione per l’abusivo utilizzo del contratto a termine

La Corte di Appello di Firenze con sentenza 346 dell’aprile 2016 ha accolto le ragioni sostenute dall’avvocato Irma Calderone, per conto della FLC Cgil di Livorno, a favore del personale precario, docente e ATA, della scuola, riconoscendo per 39 tra docenti e ATA, il diritto al risarcimento del danno nella misura di dodici mensilità della retribuzione quale sanzione per l’abusivo utilizzo del contratto a termine. In particolare la Corte ha sancito, a favore dei soggetti che ne avevano fatto richiesta mediante appello incidentale, il diritto all’indennità risarcitoria nella misura di dodici mensilità della retribuzione globale di fatto e condannato il Miur al relativo pagamento, quale sanzione per la illegittima reiterazione dei contratti a termine. Inoltre, confermando il contenuto della sentenza di primo grado, ha dichiarato il diritto alle differenze retributive per la progressione economica prevista per i dipendenti a tempo indeterminato, con il computo dell’anzianità di servizio maturata durante i rapporti a termine, precisando che a tale diritto si applica la prescrizione quinquennale.

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