Accolte al Gabbro le famiglie di via La Pira

Sono state accolte nella casa della parrocchia di San Michele al Gabbro le famiglie che avevano occupato i locali Caritas di via La Pira.
Quasi 40 persone, con bambini e neonati, sfrattati per morosità incolpevole e da circa 10 giorni fuori casa, erano entrati nella struttura dell’ex villaggio di Corea, alla ricerca di una sistemazione, dove ci fosse acqua e corrente elettrica. Il parroco don Giorgio Eschini aveva segnalato la vicenda alla Caritas diocesana e subito la presidente suor Raffaella Spiezio, per conto del vescovo Giusti, si è recata sul posto per ascoltare e capire la situazione di queste persone. I locali di via La Pira sono fatiscenti e quindi pericolosi per abitarci, anche temporaneamente, le famiglie hanno così convenuto di accogliere la proposta Caritas di trasferirsi al Gabbro, nella struttura adiacente alla chiesa, da poco risistemata ed in grado di accogliere decorosamente queste famiglie. Caritas ha provveduto anche a rifornire queste persone dei generi di prima necessità e della biancheria, mentre SVS si è fatta carico del trasporto fino alla struttura. Le famiglie potranno restare al Gabbro per un mese, così come accade per le situazioni di emergenza, nel frattempo gli assistenti sociali ed il Comune dovranno provvedere a verificare i bisogni di queste famiglie e trovare insieme a loro la soluzione migliore a questo disagio.
La situazione in città è sempre più drammatica per tante famiglie, i fondi per il sociale vengono ridotti all’osso, ma le situazioni di emergenza si moltiplicano; alla Caritas arrivano a chiedere aiuto centinaia di persone… ogni giorno, ma non sempre è possibile trovare soluzioni nel giro di poche ore, com’è avvenuto per questa vicenda: è tempo di unire le forze per evitare il collasso.

articolo tratto dal giornale online della Diocesi (clicca qui)

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