Il progetto “Orti in condotta” sbarca all’Expo
Il progetto “Orto in condotta” promosso dal Comune di Livorno in collaborazione con Slow Food e con il coordinamento del CRED (Centro Ricerca Educativa e Didattica del Comune di Livorno) è stato selezionato, insieme a quello di Lucca e della Val di Chiana, come modello di educazione alimentare ad Expo 2015. Il progetto sarà presentato infatti domani, mercoledì 26 agosto (ore 18), al Teatro Slow Food di Expo nell’ambito dell’iniziativa “L’educazione alimentare in Toscana attraverso gli Orti in Condotta dei territori di Lucca, Livorno e della Val di Chiana:stesso progetto diverse declinazioni”. A presentarlo saranno Fiamma Tofanari, fiduciaria di Slow Food Livorno e la responsabile Valentina Gucciardo che illustreranno in dettaglio i risultati del lavoro svolto in questi ultimi quattro anni in 30 scuole livornesi (nidi, scuole dell’infanzia, elementari e medie) coinvolgendo circa 1400 studenti. Tramite “Orto in Condotta” le scuole hanno realizzato orti didattici e sperimentato – con la supervisione dell’agronomo Stefania Piazza e del perito agrario Eleonora Tori, soci volontari di Slow Food – la coltivazione in serra (nella serra di Villa Fabbricotti) coinvolgendo anche le famiglie di bambini e ragazzi. I due percorsi (realizzazione dell’orto a scuola e coltivazione in serra) hanno reso possibile coinvolgere un numero maggiore di utenti, permettendo un approccio differenziato sulla base dell’età degli alunni delle scuole coinvolte. L’orto si è dimostrato sempre di più e sempre meglio uno strumento per affrontare – a scuola ed in famiglia – temi come la conoscenza e cura del terreno e del territorio in cui viviamo e della biodiversità in esso presente, lo spreco alimentare, la conoscenza della dieta mediterranea e dei corretti stili di vita, la conoscenza dell’enogastronomia locale come storia e risorsa per il nostro territorio. Le rappresentanti livornesi illustreranno ai presenti del padiglione di Slow Food Expo anche l’esperienza dei mercati di fine anno, organizzati dalle scuole, che hanno permesso con il ricavato dei prodotti venduti di adottare ben 5 orti in Africa http://www.fondazioneslowfood.com/it/orti-in-africa-slow-food/ e il gemellaggio con comunità africane facenti parte della rete di terra Madre http://www.terramadre.info/. Anticiperanno inoltre alcune novità che accompagneranno il progetto “Orto in condotta” 2016, ovvero la collaborazione di chef, produttori e fornitori di prodotti locali impegnati nella ricerca e nella promozione di una corretta alimentazione, custodi e ambasciatori di cibo Buono, Pulito e Giusto.
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