Flyby, azienda nata in garage. La storia
Lo sapevate? Si chiama HappySun ed è la APP (gratuita) made in Livorno (l’ha realizzata l’azienda aerospaziale livornese Flyby srl) che grazie all’innovativo sistema integrato di fotoprotezione solare svolge la funzione di “consulente tecnologico”. In altri termini, “HappySun è pensata per rivoluzionare il modo di esporsi al sole! E’ una App per smartphone e tablet che consente di godersi il sole in sicurezza e senza stress perché totalmente sotto il controllo dell’ occhio amico del satellite. Il sistema, si legge sul sito dell’azienda, si basa sulla capacità di sfruttare dati provenienti da diversi satelliti per poter misurare in tempo reale la radiazione UV che giunge al suolo in Europa, in Africa ed in Brasile. In base alla radiazione UV del momento e del luogo, viene quindi consigliato il fattore fotoprotettivo più adeguato alle proprie esigenze di permanenza al sole. E’ possibile scaricarla andando sul sito www.happysun. it oppure tramite Qr-code.
Intervista al fondatore di Flyby Emilio Simeone – Molti della comunità imprenditoriale italiana considerano Emilio Simeone come un interessante esempio di ricercatore applicato trasformatosi in un fondatore seriale di start-up. Il suo entusiasmo lo aiuta a stabilire immediatamente rapporti con le persone e ad avere un forte impatto su di loro, coinvolgendoli per trasformare rapidamente idee e conoscenze scientifiche in tecnologia utile per la vita di ogni giorno. Emilio vanta oltre quindici anni di esperienza nel campo delle tecniche di monitoraggio ambientale, di modellazione atmosferica e di telerilevamento da sensori elettro-ottici.
Ha ottenuto una Laurea in Fisica presso l’Università di Pisa ed un dottorato in Ottica Applicata presso l’Università di Firenze. E’ autore di una decina di pubblicazioni internazionali e di due brevetti.
La sua gamma di esperienze inizia dal settore aerospaziale. E’ stato ricercatore in FINMECCANICA dedicandosi al calcolo parallelo per l’elaborazione di immagini e, poi passato nel gruppo Kayser Threde, si è occupato di analisi di missione per esperimenti di microgravità a bordo di navicelle spaziali e di sistemi elettro ottici per il telerilevamento atmosferico. E’ stato inoltre project manager in diversi programmi scientifici con l’Agenzia Spaziale Europea e con l’Agenzia Spaziale Italiana. Nel 2001 ha fondato Flyby, con sede nel garage di casa a Livorno.
Flyby è oggi una PMI italiana attiva nel telerilevamento, sfruttando immagini satellitari di osservazione della Terra e da aereo per sviluppare servizi innovativi per nuovi settori di mercato, come ad esempio le energie rinnovabili, il turismo e la sanità. Il core business della società riguarda sistemi per la difesa e la sicurezza nel settore avionico, sistemi integrati TLC / navigazione e di osservazione della Terra per il settore marittimo e servizi per il benessere e la salute.
Ha frequentato un corso di Management dell’Innovazione presso il S. Anna di Pisa e la Management School della Enel University di Roma. Nel 2012 ha fondato i-EM – Intelligence in Energy Management s.r.l. – una società dedicata allo sfruttamento dei Big Data per la gestione delle reti energetiche intelligenti (smart grids). i-EM ha vinto l’EnelLab 2013, concorso per le start-up italiane e spagnole più innovative nel settore dell’energia ed è ora una azienda partecipata da Enel S.p.A..
Cosa vi ha portato a fondare Flyby?
La passione per la conoscenza scientifica e per la sua capacità di fornire un valore aggiunto nella risposta alle esigenze umane nella sua vita quotidiana.
Tutto parte dallo stupore per il dato come tale che, se guardato e analizzato bene, arriva a rivoluzionare il proprio modo di pensare, di comportarsi e di vedere in prospettiva soluzioni a problemi emergenti in diversi settori , che non si pensavano possibili.
Qual è il core business dell’azienda?
Essenzialmente la fornitura di servizi informativi e di supporto alle decisioni ad alto valore aggiunto, sfruttando diverse tipologie di elaborazione dell’immagine e modelli fisico-matematici, che interessano i settori aeronautico, ambientale, energetico e sanitario.
Da chi è composto il team?
Attualmente, tenendo conto anche dell’ azienda nata come spin-out di Flyby e partecipata da Enel dedicata alla gestione dell’energia, ci lavorano stabilmente venti persone laureate in diverse discipline scientifiche, con una alta percentuale di dottorati di ricerca in fisica ed in ingegneria dell’informazione.
Chi sono i vostri partner principali?
Sicuramente le due agenzie spaziali, quella italiana (ASI) e quella europea (ESA), che ci permettono lo sviluppo di nuovi prodotti e il rapporto con centri di ricerca di massimo livello in Europa, come il DLR tedesco, il KNMI olandese ma anche italiani come il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica dell’ Aeronautica Militare Italiana che distribuisce diverse tipologie di immagini satellitari.
In cosa consiste la vostra collaborazione con l’aeronautica militare?
Con il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia dell’Aeronautica Militare abbiamo una convezione di ricerca per studiare da satellite la radiazione solare che giunge al suolo, tenendo conto delle condizioni meteo e i costituenti atmosferici alle diverse quote, come ad esempio l’ozono stratosferico, che ha un impatto decisivo sulla radiazione UV terrestre.
Invece che progetto avete in comune con l’ESA?
Il progetto più importante con l’ESA è dedicato alla tracciabilità ed alla qualità del pesce fresco, denominato i-fishSAT : attraverso le tecnologie messe a disposizione da diverse tipologie di satelliti, è possibile fornire sia alle aziende di pesca che agli enti di controllo ed ai consumatori , informazioni e servizi rilevanti che garantiscono la qualità del pesce che arriva sulle nostre tavole e la sostenibilità delle attività di pesca a favore di tutti.
Quali progetti state sviluppando con realtà di paesi all’estero?
Abbiamo un progetto nel settore del controllo e della stima dell’erosione costiera da satellite e da drone, in collaborazione con una azienda israeliana. Un altro progetto con diverse aziende e centri di ricerca nazionali ed europei è dedicato alla supervisione delle foreste sempre da satellite e da drone.
La Dr.ssa Romanini – Dirigente Medico di I livello presso Oncologia Medica dell’Ospedale Santa Chiara, Azienda Ospedaliera Pisana e Presidente della Associazione Contro il Melanoma ACM: “A differenza di quel che accade per il caldo o il freddo, il nostro organismo non possiede sistemi di rilevazione delle radiazioni UV, dunque noi non siamo in grado di percepire quando queste sono tali da danneggiare il DNA delle nostre cellule. Solo uno strumento esterno , come ad esempio il sistema Happysun – permette di attribuire dei valori alle radiazioni UV cui siamo esposti e farci rendere conto quanto rimanere esposti al sole”.
La App Happysun permette dal proprio smarthphone di :
a) prendere coscienza della intensità della radiazione UV del momento
b) ricavare il proprio fototipo e la propria sensibilità alla radiazione UV
c) pianificare la propria esposizione in funzione della radiazione solare del momento
ed essere guidati alla scelta delle protezioni più approriate per la propria pelle
d) controllare in tempo reale la radiazione UV che di sta prendendo ed essere avvisati al momento in cui è consigliato terminare l’esposizione al sole
A chi si rivolge la App – A chi desidera essere cosciente della radiazione UV e delle precauzioni più opportune da prendere prima di iniziare ad esporsi, desidera esporsi in sicurezza controllando in tempo reale la quantità di radiazione UV che sta prendendo durante l’esposizione, per diminuire al massimo il rischio di danni per la propria pelle, incluso quello del fotoinvecchiamento. HappySun è per chi vuole stare al sole con intelligenza!
Al momento sono esclusi i bambini, poiché in tal caso si devono applicare le norme di fotoprotezione più drastiche e conservative. Per il 2016 è prevista una nuova versione dedicata alla fotoprotezione solare della famiglia.
Riproduzione riservata ©