Donato defibrillatore alla Baracchina Bianca

Il 30 luglio ne donerà uno alla Baracchina Rossa e ad agosto ad una ambulanza dell'Svs durante la Sagra del Polpo

di Daniele D’Ambra

Nel 1989 suo fratello Marco a soli 34 anni fu colpito da un attacco cardiaco durante una partita di calcetto che gli tolse la vita e da allora il fratello minore, Giuseppe Chericoni, si muove perché ciò non accada più o almeno che si possa contrastare efficacemente.”Da oltre 15 anni organizzo in ricordo di mio fratello un Memorial di calcio ad 8 (Memorial Sandri-Chericoni, con finale mercoledi 29) alle Cinque Querce, che ringrazio.
“La morte di Morosini di 3 anni fa mi ha fatto riflettere sulla necessità di dover in qualche modo contrastare un male che purtroppo è sempre dietro l’angolo – dice Giuseppe – ho iniziato a raccogliere fondi per poter donare il maggior numero di defibrillatori in giro per la città e dopo i 6 già donati a palestre e società sportive (5 Querce, Gemini, Original Gim, Rugby Livorno e al Popeye Club) adesso sono riuscito a donarne altri 3 di cui il primo il 24 luglio alla Baracchina Bianca. Il 30 luglio lo donerò alla Baracchina Rossa e ad agosto ad una ambulanza dell’Svs durante la Sagra del Polpo. Di fondamentale importanza sono state per questi obiettivi i contributi di: Asa, Giunti Carlo Alberto, Cral Asa, Cooperativa 8 Marzo, Clc e Prometeal”.
“La mia speranza – prosegue Chericoni – è quella di donarne di più in maniera tale che in qualsiasi momento e per qualsiasi evenienza (malori, incidenti ecc…) sia sempre possibile il suo utilizzo che nella maggior parte dei casi può salvare la vita.” Le varie donazioni di defibrillatori sono accompagnate da corsi di primo soccorso e riabilitazione per i vari titolari. Lo scopo, in fondo, è quello di sensibilizzare le persone a fare corsi sul primo soccorso perchè in certe situazioni ogni minuto è di vitale importanza”.
Alla fine della donazione del defibrillatore al titolare della Baracchina Bianca, i volontari della Svs hanno fatto una dimostrazione pratica di rianimazione su di un manichino con l’applicazione del macchinario. Insomma, tutti concordi sul fatto che il defibrillatore può essere fondamentale in situazioni critiche nelle quale la vittima non risponde ed è incosciente e di come un intervento “istantaneo possa essere importantissimo.

 

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