Ca’ Moro sfida l’inverno: ecco le vetrate

Ora il Cà Moro può rimanere aperto per l’intero anno grazie alle vetrate esterne che consentono ai ragazzi del Parco del Mulino di svolgere l’attività senza periodi di interruzione

Il lavoro è un elemento molto importante per ogni essere umano, anche per i ragazzi portatori della sindrome di Down. Nella città di Livorno opera l’Associazione italiana persone down onlus che ha la propria sede in via Voltolino Fontani, in località Ardenza, a poca distanza dalla Chiesa Dell’Apparizione. In seno alla Associazione e’ nata la cooperativa sociale Parco del mulino, impegnata i progetti di integrazione lavoro di ragazzi disabili. Oltre ai corsi di formazione professionale per i ragazzi, la cooperativa ha in gestione un bad and breakfast, un’ area camper un salone per feste ed eventi (www.parcodelmulino.it).
Da alcuni anni è anche presente in città un’imbarcazione ristorante, ormeggiata proprio di fronte al monumento simbolo di Livorno, i Quattro Mori. Ci lavorano stabilmente cinque ragazzi, che svolgono un accurato servizio ai tavoli e si occupano di tutte quelle attività di preparazione e di riordino necessarie in ogni ristorante. Attività che viene regolarmente retribuita, in quanto soci della Cooperativa Sociale che ne ha la gestione. I giovani sono perfettamente integrati nei modi e nei tempi che l’attività richiede e trovano nel lavoro evidenti vantaggi sotto il profilo della loro integrazione nel tessuto sociale. Un bel successo, se si riflette sul fatto che sono ben poche le città della dimensione di Livorno che possono vantare esperienze simili.
Inconsueta poi la possibilità offerta ai clienti di consumare il pasto a bordo di una vera imbarcazione. Il Cà Moro era in origine un peschereccio ed ora sta ormeggiato a fianco delle imbarcazioni che partono verso il mare aperto e scaricano le cassette del pescato. Il menù a base di pesce, che comprende anche piatti diversi, è sempre vario ed invitante. Simpatica e molto marinara l’atmosfera che si respira, spesso allietata dalla musica che Michele, uno dei ragazzi dell’Associazione, suona in sottofondo. Un’esperienza che tutti possono vivere, ma che fino a poco tempo addietro non era fruibile nei mesi invernali.
Ora il Cà Moro può rimanere aperto per l’intero anno grazie alle vetrate esterne che sono state installate. Vetrate fisse che rendono l’ambiente stabilmente confortevole consentendo di svolgere l’attività senza periodi di interruzione. Un risultato che è stato raggiunto grazie ai fondi che la Fondazione Livorno, il Rotary Club Livorno Mascagni alcune famiglie (Viva, Moscato e Tornar) socie della Cooperativa, hanno destinato alla realizzazione dell’opera. Le vetrate, che potranno essere aperte durante la stagione calda, consentono ai clienti una migliore visione dell’affascinante ambiente circostante, dei pescherecci e degli edifici che circondano il vecchio porto cittadino. Ogni singola vetrata è stata contrassegnata con la vetrofania del donatore. Un traguardo importante soprattutto per i ragazzi che potranno così lavorare durante l’intero anno e beneficiare con continuità dei frutti che il lavoro offre con generosità all’intero genere umano.

Riproduzione riservata ©