Il 10% degli assessori: mito o realtà?
Temiamo di avvertire una certa dose di demagogia populista nella giunta comunale. Vorremmo veramente sbagliarci e speriamo di sbagliarci. I membri della giunta affermano, per quanto sappiamo a mezzo stampa, di aver dato il 10% delle loro indennità per scopi sociali. Ma in realtà è proprio così? Se non si tratta di un caso di omonimia, l’Associazione Reset Livorno, beneficiaria dei versamenti, è presieduta dal Signor Enrico Cantone, titolare della officina che ospitava le riunioni dei 5 stelle in campagna elettorale e co-organizer del MeetUp Movimento 5 Stelle Livorno. Assolutamente lodevole, basta però notare che comunque i versamenti dei membri della giunta vanno ad una associazione onlus presieduta da un grillino. I versamenti: da quanto apprendiamo da organi di stampa i versamenti effettuati alla Associazione Reset per scopi benefici e sociali ammonterebbero a 4.406 euro. Sempre secondo la stampa, il Sig. Sindaco avrebbe versato 1.300 euro. Bene, la sua indennità è di circa 75.000 euro. Da giugno, la cifra dovrebbe essere pari alla metà, cioè 37.500 euro circa. Ora, il 10% del lordo sarebbe di 3.750 euro. Ma se vogliamo guardare al netto, tenendo conto delle aliquote progressive si può immaginare che la sua indennità si aggiri su almeno 25.000 euro. Di cui il 10% è pari a 2.500 euro, cioè il doppio di quanto ha effettivamente versato. Più credibile il dato della vice, che ha versato 1.047 euro. Nel suo caso l’indennità annua è di circa 66.000 euro, pari da giugno a poco meno della metà, cioè 33.000 euro lordi, con un netto di almeno 20.000 euro. Il cui 10% è pari a 2.000 euro. Il doppio di quanto effettivamente versato. Quanto agli assessori, la generosità sembra variare con scarti vivaci. Ognuno di loro ha una indennità di circa 49.000 euro annui, pari per i cinque mesi di incarico a circa 24.000 euro, che al netto saranno almeno 14.000 euro. Il 10% sarebbe quindi di 1.400 euro. Ora, l’assessora Martini, la più generosa, avrebbe versato 540 euro; l’assessore dott. Lemmetti 360 e infine l’assessora Dhimgijni 180 euro. I tre assessori avrebbero versato, tutti assieme, 1.080 euro in 7 mesi, cioè una media di 50 euro al mese a testa. Se fossero corrette queste cifre, anche su questa base si potrebbero ricavare dati per valutare la loro credibilità, ossia la distanza tra le parole e i fatti. Ma noi non crediamo che sia così e aspettiamo con trepidazione una risposta chiarificatrice su questi aspetti che non sono affatto marginali perché hanno a che vedere con la credibilità politica. Quanto agli altri assessori che non avrebbero versato niente, se ciò fosse vero, va loro almeno l’onore della legittima salvaguardia della propria tasca.
Il Direttivo di Livorno Democratica
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