30 spari sul palazzo, nei guai un pensionato
Spari a San Marco. I colpi, almeno una trentina (e non 20 come era sembrato inizialmente), sono stati trovati su un muro del cortile di un complesso di condominio, scala C, al civico 9 di via Lamarmora (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere la video-intervista ad un testimone). Sul posto polizia, scientifica e vigili del fuoco, fin dalle 8 di giovedì 8 gennaio, intervenuti a seguito delle segnalazioni dei residenti allarmati alla vista dei “buchi” all’altezza del terzo e del quarto piano. Dalle prime analisi si tratterebbe proprio di spari esplosi con una carabina da una altezza identica e da distanza non ravvicinata. Tra i residenti nessuno, la scorsa notte, avrebbe sentito però partire i colpi. Alcuni abitanti ricordano di aver udito dei “colpi simili a botti” nei giorni scorsi. Non si esclude che i “fori” possano risalire addirittura ai festeggiamenti di Capodanno.
La testimonianza – Uno dei residenti, Giacomo Giovannetti, titolare del Centro Mens Sana a due passi dal luogo in cui vive, intervistato dal nostro cronista sul posto racconta quanto è accaduto: “Questa mattina – spiega – sono sceso di casa per andare al lavoro e ho visto il cortile invaso da polizia, scientifica e vigili del fuoco. Subito mi hanno spiegato il motivo di tutto questo trambusto e sono rimasto abbastanza scioccato. I colpi, ci hanno spiegato, potrebbero essere stati sparati la notte di Capodanno ma questo non toglie che un gesto del genere sia da incoscienti. Poteva rimanere ferito qualcuno. L’episodio mi spaventa e non poco”.
Nei guai un pensionato appassionato di armi – La Squadra Mobile, diretta dal dottor Testaì, nel frattempo avrebbe individuato il presunto autore del gesto. Massimo riserbo della Questura al riguardo ma si tratterebbe di un pensionato appassionato di armi che nei giorni precedenti sarebbe stato il protagonista anche di un altro episodio legato a colpi di arma da fuoco contro un’auto in sosta. Le indagini della Mobile vanno comunque avanti in attesa di mettere insieme tutte le tessere del puzzle e di capire i motivi che avrebbero portato l’uomo ad esplodere circa trenta colpi sul muro del condominio e, prima, contro una macchina parcheggiata. L’ipotesi di reato che verrebbe contestata è quella relativa a “esplosione pericolosa di colpi”.
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