“No agli allacci nelle case abusive”: appello del Comune
“Se un occupante di un alloggio di proprietà comunale fa richiesta di allaccio per la luce, il gas o l’acqua, accertatevi che abbia un titolo legittimo per stare in quell’appartamento”.
E’ questo, in estrema sintesi, il significato della lettera che il Comune di Livorno invierà nei prossimi giorni ai “soggetti venditori di servizi di energia elettrica, di gas, di servizi idrici e della telefonia fissa”.
La lettera riguarda l’applicazione dell’articolo 5 della legge n. 80 del 23 maggio 2014, dove si prevede che “chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi in relazione all’immobile medesimo e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge…”.
Come spiega l’assessore al Sociale e Casa Ina Dhimgjini, troppo spesso sono proprio gli alloggi pubblici o quelli destinati all’emergenza abitativa a subire occupazioni abusive, non rispettando il diritto ad ottenere la titolarità di un alloggio pubblico attraverso regolari graduatorie. Queste occupazioni rischiano di mettere in crisi la funzione sociale primaria dell’istituto dell‘edilizia residenziale pubblica e delle regole che normano l’emergenza abitativa, laddove è stabilito che solo le graduatorie pubbliche indicano gli aventi diritto ad un alloggio pubblico. “E sulle occupazioni abusive – ribadisce l’assessore – non si può che confermare un deciso no”.
Il Comune, si ricorda nella lettera, ha iniziato ad applicare la legge dal giorno della sua entrata in vigore, non accogliendo le richieste di variazione di residenza in edifici, pubblici o privati, occupati senza titolo legittimo. Nonostante ciò, viene segnalato il fatto che alcuni occupanti “senza titolo” di alloggi e di altri immobili di proprietà comunale utilizzano utenze domestiche anche di attivazione successiva all’entrata in vigore della legge 80/2014.
Per questo il Comune ha ritenuto necessario sollecitare le società erogatrici di servizi, affinché verifichino la veridicità delle “autocertificazioni” presentate a dimostrazione del possesso del titolo che legittima la presenza nell’immobile per il quale si richiede l’allacciamento.
L’Amministrazione Comunale collaborerà a questo tipo di controllo inviando alle società l’elenco degli immobili di proprietà comunale occupati successivamente all’entrata in vigore della legge 80, con l’indicazione degli occupanti “senza titolo”.
Nella missiva viene ricordato infine che, a tutela del proprio patrimonio, l’Amministrazione farà valere, in tutte le sedi, la nullità di quegli atti relativi all’allacciamento dei servizi non in regola con quanto indicato dalla legge 80/2014.
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