Trw, sciolta l’assemblea. Si torna al lavoro

Niente di fatto, fumata nera. E’ questa l’estrema sintesi dell’incontro tenutosi mercoledì 29 ottobre al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico per cercare di salvare il posto a 413 dipendenti della Trw, la fabbrica di via Enriques che produce ricambi per automobili, in particolar modo per la Fiat. Ieri mattina circa 800 lavoratori livornesi di diverse aziende (Trelleborg, Asa, Lucchini, Neri, Agenzia Espressi) erano accorsi davanti ai cancelli dell’azienda per “salutare” la delegazione in partenza per Roma e per manifestare così la solidarietà nei confronti dei centinai di operai che rischiano il posto di lavoro (clicca qui per vedere le foto della giornata di ieri e leggere l’articolo della protesta). Dal tavolo romano, coordinato dal vice ministro dello Svilippo Caludio De Vincenti, però nessuna buona nuova. I vertici aziendali hanno ribadito la volontà di chiudere lo stabilimento livornese entro la fine dell’anno.
Il Governo, per scongiurare l’abbassarsi definitivo delle saracinesche della fabbrica di via Enriques, ha dunque sollecitato il board della multinazionale americana verso un confronto, che si dovrebbe tenere entro una decina di giorni,  con il solo ed unico obiettivo di assicurare la continuità produttiva e occupazionale del sito produttivo livornese.  Al tavolo hanno preso parte il vice presidente Steering Europe di Trw Maciej Gwozdt, l’assessore regionale alle Attività Produttive della Toscana Gianfranco Simoncini, il presidente della Provincia di Livorno Alessandro Franchi, il sindaco Filippo Nogarin e le organizzazioni sindacali di categoria nazionali e territoriali e le Rsu.
Nella notte si è tenuta poi una riunione all’interno dell’azienda a Livorno dove i sindacati e i lavoratori hanno ribadito l’assurdità della decisione di chiudere la fabbrica ribadendo la necessità di trovare la strada per il mantenimento del sito produttivo proprio in vista dei nuovi assetti societari nell’azienda Trw.

Sciolta l’assemblea – Fiom Cgil, Fiom Uilm e le Rsu Trw riunite in assemblea con i lavoratori hanno deciso, mettendolo al voto, di sciogliere l’assemblea permanente e dalle 22 del 30 ottobre di ripartire con l’attività lavorativa. Prosegue lo stato di agitazione.

L’assessore Simoncini – La denuncia di una decisione inaccettabile e di un atteggiamento irresponsabile verso una situazione sociale già grave e la richiesta perentoria all’azienda di fare un passo indietro. Questo, in sintesi, il commento dell’assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini all’indomani dell’incontro di ieri al ministero del lavoro per l’azienda livornese Trw. Ma ecco le sue parole. “L’ incontro – osserva l’assessore – ha avuto uno svolgimento che non ha precedenti nella mia esperienza di assessore al lavoro. Un’ azienda che ha avuto tutto dai lavoratori in termini di responsabilità e di attaccamento al lavoro, preannuncia una propensione alla chiusura in tempi brevissimi e, di fronte ad una richiesta di tutte le istituzioni di dare tempo per costruire soluzioni alternative ma anche per una gestione sociale di eventuali esuberi, risponde negativamente. È un’atteggiamento irresponsabile nei confronti della situazione sociale ed inaccettabile per tutti. Vi deve essere un passo indietro da parte dell’azienda”. “Chiediamo un soprassalto di responsabilità a Trw – prosegue Simoncini – ritirando ogni riferimento alla chiusura e riaprendo il confronto sul futuro dello stabilimento. Per questo non vi era altra alternativa che rivolgersi ai vertici della multinazionale, invitandoli a venire in Italia e a confrontarsi con le istituzioni in modo tale da verificare tutte le possibilità, anche relazione al passaggio di proprietà,per dare un futuro allo stabilimento di Livorno”. L’assessore preannuncia che ribadirà in quella sede “la disponibilità della Regione a mettere in campo tutti gli strumenti che possono sostenere il rilancio”. Nei prossimi giorni partirà comunque il lavoro per arrivare all’accordo di programma per il rilancio dell’area industriale di Livorno, cui la vicenda è strettamente connessa. Di questo, fa sapere Simoncini, si è parlato ieri con il vice ministro De Vincenti. Nei prossimi giorni sono stati già fissati due incontri: uno, richiesto a livello regionale dai sindacati, il 5 novembre, al quale parteciperà il presidente Rossi. L’altro, il 10 novembre, con i sindaci e il presidente della Provincia per l’esame congiunto dei contenuti sui quali costruire piano di rilancio dell’area livornese da sottoporre all’attenzione del governo nazionale.

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