Provincia, Franchi “incoronato” davanti alla Raffineria
Alessandro Franchi, sindaco del Partito Democratico di Rosignano è il nuovo presidente della Provincia (leggi qui il bilancio dell’ormai ex presidente Kutufà). I risultati definitivi parlano di un 52% in appannaggio dell’esponente del Pd, appoggiato dai voti di Forza Italia, che l’ha dunque spuntata sul candidato di Rifondazione supportato da M5s Giuliano Parodi attestatosi invece sul 48% dei voti ricevuti. Un passaggio di consegne simbolico, prima della proclamazione ufficiale degli eletti, quello avvenuto il 13 ottobre davanti ai cancelli della raffineria Eni di Stagno, tra il presidente della Provincia uscente, Giorgio Kutufà e il neoeletto Alessandro Franchi.
Il sindaco di Rosignano Marittimo, uscito vincente dalla tornata delle elezioni provinciali 2014, ha, infatti, ricevuto la fascia azzurra di Presidente in uno dei luoghi emblematici della realtà industriale del territorio livornese. “Ho voluto fare questo passaggio simbolico proprio qui alla raffineria – ha detto Kutufà – per sottolineare l’importanza della presenza delle Istituzioni, e in particolare della Provincia, accanto ai lavoratori e ribadire con forza la necessità che l’Eni non abbandoni il territorio, respingendo, ancora una volta, ipotesi di cessioni avventurose”. Insieme a Kutufà e Franchi, alla manifestazione indetta dai sindacati era presente anche il sindaco di Collesalvetti, Lorenzo Bacci, anche lui neoeletto consigliere provinciale.
Gli auguri del sindaco Nogarin al presidente Franchi – Auguro al nuovo Presidente della Provincia Franchi e al nuovo consiglio provinciale buon lavoro.
Come tutti sanno come MoVimento 5 Stelle non avevamo presentato nessuna lista, coerentemente con quanto da sempre abbiamo sostenuto, da molti anni a questa parte, sull’inutilità dell’ente Provincia.
Come eletti del M5S abbiamo però deciso di partecipare alla fase del voto, puntando a scegliere l’inquilino di Palazzo Granducale su una base meramente programmatica.
E la scelta non poteva che andare, a questo punto, sul Sindaco di Suvereto Giuliano Parodi: esponente NO SAT, sostenitore della strategia Rifiuti Zero e dei Forum per l’Acqua Pubblica, e promotore di politiche di vera partecipazione dal basso.
La nostra partecipazione al voto ha riaperto una partita, che altrimenti non ci sarebbe mai stata, costringendo il PD a gettare definitivamente la maschera.
Oggi Franchi “governa” la Provincia assieme a Matteoli e Barabino, ed è ormai chiaro a tutti come tra PD e Forza Italia siano facce della stessa medaglia.
Il patto del Nazzareno è sempre più alleanza politica a qualsiasi livello e a questa il MoVimento 5 Stelle non può che contrapporsi.
Ritengo la Riforma Del Rio dannosa perché non solamente non chiude le Province ma finisce per designare amministratori “part time”, costretti a scegliere quanto tempo sottrarre agli impegni presi (e per i quali sono stati effettivamente eletti) nei rispettivi comuni o in alternativa a delegare sempre più agli uffici provinciali.
La conseguenza inevitabile sarà che le decisioni finiranno per venir prese da un apparato burocratico scarsamente controllato da un potere politico, che a sua volta non ha la legittimazione del voto a suffragio universale.
La riforma del Senato, tanto cara a Matteo Renzi, si basa sullo stesso schema, ed oltretutto rende definitivamente carta straccia la nostra Costituzione.
Questa sarebbe democrazia?
Sulle Province la posizione del M5S è sempre stata quella di chiudere definitivamente questo ente, senza ricorrere a giochi semantici, riassegnando, tra regioni e comuni, competenze e personale, ovviamente tenendo assolutamente di conto le esigenze lavorative dei dipendenti, e valorizzando così al meglio le grandi capacità ed esperienze maturate sui territori.
Auspico infine che gli eletti “livornesi” in Consiglio Provinciale lavorino affinché i due palazzi di Piazza Civica possano lavorare in sinergia per il bene comune.
Buongiorno Livorno: Franchi vince solo grazie ai voti di Forza Italia – Come largamente previsto Alessandro Franchi è riuscito a spuntarla su Giuliano Parodi per pochi voti di differenza e solo grazie al contributo determinante degli ex avversari di Forza Italia. Dati alla mano, senza i voti di questi ultimi Franchi avrebbe perso e avrà bisogno anche del consigliere eletto nel partito di Berlusconi per governare la Provincia. Si consolida anche sul nostro piano locale una convergenza di interessi, di scelte e di pratiche di governo che da tempo caratterizzano anche il piano nazionale e il governo di Matteo Renzi. E l’esperimento portato avanti per questa tornata elettorale ha buone possibilità di essere replicato in occasione delle prossime elezioni regionali, soprattutto nel caso in cui il ri-candidato Enrico Rossi ne avesse bisogno. La profonda crisi del PD è conclamata. Il partito che si vende ipocritamente come rappresentante della sinistra italiana, è ormai sempre più appiattito, ahinoi anche a livello locale, sulla linea politica che ha forgiato il nostro paese negli ultimi 20 anni: il berlusconismo. E, nonostante questa alleanza, il PD sempre più spesso riesce a spuntarla ‘per un pugno di voti’. Questo rilancia l’urgenza e la necessità di tentativi di ricostruzione della sinistra dal basso, fuori da quel Partito elefantiaco che ormai risulta completamente slegato dalle sue matrici storiche. Il PD ha vinto la Provincia di Livorno, ma politicamente ha, ancora una volta, perso. Buongiorno Livorno esprime comunque soddisfazione per aver contribuito, con altre realtà, al risultato di dar vita alla lista “Assemblea Democratica” e alla candidatura di Giuliano Parodi: senza questo progetto avremmo assistito ad una elezione del tutto “farsesca” e completamente appiattita sull’asse PD-Forza Italia. L’ampio consenso – non scontato – registrato attorno a questo progetto fortemente caratterizzato da principi, criteri e proposte di “sinistra” dimostra il bisogno che il nostro territorio nutre per dare un forte elemento di discontinuità rispetto a chi governa il territorio. I consiglieri eletti – e ci preme evidenziare il successo personale di Marco Bruciati, già consigliere comunale di Buongiorno Livorno – garantiranno pluralità e differenze di vedute e di prospettive, nella speranza di poter quantomeno “arginare” scelte di governo del territorio a discapito dei “beni comuni” e dei cittadini.
Direttivo Buongiorno Livorno
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