Sel: un vuoto pneumatico sul programma di Nogarin
Apprezziamo le buone intenzioni del programma del Sindaco Nogarin sui diritti civili compreso la trascrizione dei matrimoni omossessuali all’estero per i cittadini livornesi ma troviamo il resto del programma un vero vuoto pneumatico.
Molta superficialità sui vari aspetti, dalla gestione del territorio, alle risposte temporali del PRG del Porto e di come si intenda procedere sulla programmazione della città. Diventa per esempio difficile il ragionamento sul traffico nel pentagono del Buontalenti e in generale sulla mobilità nella nostra Città, in assenza di scelte anche urbanistiche sui parcheggi e senza la definizione di un progetto generale e quindi di piano complessivo della mobilità cittadina che stabilisca le linee guida all’interno delle quali vengono definiti e realizzati i singoli interventi. Manca una visione al futuro di questa città, manca l’individuazione di indirizzi strategici per il nuovo Piano Strutturale, che deve assolutamente essere redatto coinvolgendo l’intero ambito territoriale dell’area vasta .Rimaniamo nello stesso tempo perplessi della mancanza di strategia sul sul turismo, ma lo stesso Sindaco Nogarin non doveva comprare la Porto di Livorno 2000 e come mai non ha idee su come rilanciare il turismo in città ?
Mancano poi riferimenti per l’industria in particolare le realtà esistenti dalla chimica alla componenstica, forse la Giunta e la sua maggioranza interessa poco il destino dei lavoratori di questi settori.
Ma la “chicca delle chicche” è il punto 3 “rilancio economico della città”, comma 7 si accenna dell’armonizzazione del PRG del porto con il Piano strutturale della città, dell’interfaccia porto/città, con interventi mirati sui varchi e sulle infrastrutture di accesso. Il rapporto porto/città è una questione limitata ai soli varchi di accesso ?
Politica criptica è pure la questione cultura e il rapporto con Goldoni e Mascagni visto che non ci sono chiari elementi di rilancio del settore culturale a Livorno.
Infine ci preoccupa della nomina ad Amministratore unico all’AMPS fatta scegliendo un “politico” e non un manager competente e con professionalità ed esperienza tali da garantire la gestione delle rilevanti problematiche dell’AMPS. Ma per il Sindaco pentastellato non valeva il curriculum oppure c’era da riclicare qualcuno come nel caso del giovane Di Gennaro e per favore lasciamo stare il riferimento a Steve Jobs, solo per il rispetto di una persona defunta e che basta aver letto qualcosa della sua vita e sicuramente non sarebbe stato politicamente ad un movimento politico il cui leader urlava nei comizi di essere oltre Hitler !
Ritornando al programma c’è una totale assenza di una qualsiasi linea di indirizzo per le aziende partecipate ( in particolare quale ruolo per SPIL e CASALP) e una strategia in materia di servizi pubblici, per i quali non è minimamente indicato se e come si inteda rispettare l’esito referendario del 2011 e i successivi dettami della Corte Costituzionale, in un quadro di certezza nel reperimento delle risorse finanziarie, siamo convinti che non bastano le buone intenzioni e le dichiarazioni a mezzo stampa.
Nulla si dice poi sulla valorizzazione di opzioni programmatiche rivolte alla promozione e sviluppo di energie rinnovabili oppure come risolvere la questioni delle centrali a biomasse in porto,
Estrema preoccupazione suscita infine la mancanza di chiarezza su come si intenda concretamente permettere la partecipazione dei cittadini in carne ed ossa, e non solo quali meri soggetti virtuali, ai reali processi decisionali del Comune. Appare grave, da questo punto di vista, la sottovalutazione del ruolo che a Livorno hanno storicamente avuto le Circosrizioni, che certo andavano rivitalizzate nella loro funzione originaria, ma la cui soppressione per legge non può essere considerata con sufficienza, trattandosi invece adesso di prevedere la costruzione di nuovi idonei strumenti partecipativi che ne raccolgano la migliore eredità. Ma evidentemente la logica nuovista impedisce di recuperare anche positive esperienze in cui Livorno ha primeggiato per lunghi anni.
Circolo SEL Franca Rossi di Livorno
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