In cinquemila per Playing for Change

Una piazza del Luogo Pio gremita, mani al cielo e cuori all’unisono. Un colpo d’occhio che riempie i sensi e una musica che scalda l’anima (clicca in fondo all’articolo per vedere la fotogallery di Simone Lanari). Questo è quello che è riuscito a fare il super-gruppo Playing for Change che nella serata di martedì 5 agosto ha dato spettacolo a suon di reggae, sfumature blues, venature rock nel nome di un solo valore: la pace nel mondo. E’ proprio per questo che nel 2004 infatti i migliori artisti di strada a livello internazionale decidono di dar vita a qualcosa di speciale, di unico mettendo su questo progetto musicale.
Ecco che sfilano sul palco uno per volta Grandpa Elliott con la sua salopette di jeans, il cappello di paglia e la maglia rossa, la sua fisarmonica e la sua voce da New Orleans. Il livornese Roberto “Bob” Luti alla chitarra e via con  Clarence Bekker (chitarra e voce, Amsterdam), Titi Tsira (voce, Sud Africa), Tal Ben Ari aka Tula (voce, Tel Aviv), Mermans Mosengo (chitarra e voce, Congo), Jason Tamba (chitarra e voce, Congo), Louis Mhlanga (chitarra, Zimbabwe), Orbe Ortiz (basso, Cuba), Peter Brunetta (batteria, Los Angeles), Keiko Komaki (tastiere, Giappone). Undici artisti provenienti da tutto il mondo portati a Livorno grazie ad una sinergia tra Bodeguita e The Cage che infiammano la piazza. Circa cinquemila persone ieri hanno ballato e cantato tutti insieme.
Le note si confondo con l’aria d’estate intrisa di mani alzate e sorrisi. Ecco che scivola via leggera “Pemba Laka”, poi “Fannie Mae”, il solletichio di “Pata Pata”, l’immancabile “Get Up Stand Up”, il cavallo di battaglia “Stand by me” e la chiusura con “One Love”, un solo amore: quello che hanno portato in piazza i Playng for Change

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