Buongiorno Livorno: il Comune pensi ai lavoratori Mtm
Lo stabilimento MTM-BRC di Guasticce va verso la chiusura. I 108 addetti, l’ 80% dei quali risiedono nel comune di Livorno, hanno già superato la data del 19 luglio: termine ultimo della CIG ordinaria e, avendo terminato il ciclo quinquennale di ammortizzatori sociali, c’è solo il niente. Un’ipotesi di accordo intercorsa tra le parti sociali prefigura una sorte ugualmente di smobilitazione, sebbene leggermente più protetta.
Come si è arrivati a questa situazione? Occorre una breve introduzione storica per inquadrarla. MTM si presenta sul nostro territorio nella primavera del 2008, visto che le strutture produttive della sede centrale di Cherasco (CN) non consentono di produrre in tempi brevi i grandi numeri richiesti dalle case. Si procede dopo alcuni mesi all’apertura di un nuovo stabilimento nell’area industriale di Montacchiello (Pisa) e nel frattempo si costruisce il nuovo capannone in area Interporto, destinato all’ insediamento definitivo, che viene inaugurato nell’Ottobre del 2009, raccogliendo gli addetti dello stabilimento di Pisa.
La produzione, tra gli alti e bassi tipici dell’automotive, con progressive riduzioni di organico e cicli di ammortizzatori sociali, arriva fino al 16 maggio scorso.
Visto la gravità della situazione si insedia immediatamente un’assemblea permanente dei lavoratori all’interno dello stabilimento.
Le Confederazioni sindacali appoggiano la lotta dei lavoratori, vengono interessate le Istituzioni (Prefettura, Sindaco di Collesalvetti, Assessore Regionale al Lavoro, i candidati Sindaco del Comune di Livorno).
L’esito della vertenza, dopo numerosi incontri in Confindustria Livorno, sfocia in un accordo siglato il 27 giugno scorso, i cui termini sono i seguenti: l’azienda ribadisce che non ci sono più margini economici per continuare la produzione a Livorno, stante la crisi gravissima del mercato auto. E’ disposta a chiedere un periodo di sette mesi di Cassa Integrazione in deroga e ad anticipare il pagamento della stessa, e contestualmente apre per la stessa durata una procedura di mobilità volontaria incentivata.
Tale accordo sarebbe dovuto essere definito e firmato il 18 luglio scorso presso Confindustria ma l’azienda ha preteso ulteriori approfondimenti da raggiungere con un ulteriore incontro in Regione, ancora da programmare, ed ha messo i lavoratori in ferie fino al 1 agosto.
Questa è la situazione attuale, molto precaria. In un quadro di drammatica disoccupazione nel nostro Comune, specie giovanile, la decisione unilaterale e poco motivata di MTM cancella da un giorno all’altro 87 posti di lavoro di livornesi.
BuongiornoLivorno chiede all’Amministrazione Comunale di attivarsi al più presto e di interessarsi al problema, esercitando nelle opportune sedi Istituzionali azioni rivolte alla tutela dei posti di lavoro in pericolo. Le aziende come MTM non possono limitarsi a ricevere dai territori, in termini di infrastrutture, incentivi e altri benefit.
Stefano Romboli – Presidente Buongiorno Livorno
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