A Goteborg l’11esima edizione della Espo Conference

Gallanti contro il gigantismo navale e le alleanze tra mega operator "SE non interveniamo, i porti del Mediterraneo moriranno".

Le compagnie puntano su navi sempre più grandi per razionalizzare i costi e massimizzare i profitti e si alleano tra di loro per raggiungere maggiori economie di scala? Altro che competizione, “il gigantismo navale rischia di condannare i porti ad un inesorabile e lento declino”, di più, “il Mediterraneo potrebbe trasformarsi in un lago, un big lake, su cui alla fine transiteranno solo le navi da crociera”. Le voci provenienti dal Clarion Hotel di Goteborg, dove in questi giorni si è
svolta l’11esima edizione della conferenza di Espo, concedono un solo aggettivo, “sorpreso”, a chi tenta di sondare l’umore del vice presidente di Assoporti delegato alle relazioni con l’Organizzazione dei porti europei, Giuliano Gallanti. “Sono
rimasto sorpreso – ha detto il numero uno del porto di Livorno rivolgendosi a 250 delegati provenienti da tutta Europa e ai
rappresentanti della Commissione UE – che nella sessione dedicata all’impatto delle star alliances sulla portualità nessuno abbia rappresentato il punto di vista dei porti europei. La maggior parte di essi non può fisicamente accogliere questi giganti del mare. Ne vogliamo parlare? Se continuiamo ad ignorare il problema, il fenomeno del gigantismo navale consegnerà alla storia non vincitori e vinti ma morti e sopravvissuti. Qui non è in gioco soltanto l’efficienza degli scali
portuali del sud, ma la loro sopravvivenza”.

 

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