Nicola, l’ultimo ad arrendersi: “C’è grande dispiacere, ma abbiamo fatto di tutto per salvarci”
di Simone Panizzi e Riccardo Campopiano
In sala stampa al Picchi si presenta per quella che sarà (forse) l’ultimo suo incontro post gara coi giornalisti Davide Nicola: “Il mio stato d’animo è un misto tra il dispiacere per non aver permesso al Livorno di mantenere la massima serie, e la serenità e la consapevolezza di aver allenato una squadra che ha fatto il massimo per ottenere la salvezza. Sapevo che sarebbe stata un’impresa difficile, che col tempo si è trasformata nelle necessità di un miracolo”. Semplice il commento sulla partita: “Ho visto una squadra viva, vogliosa di credere in quell’uno per cento che la statistica ancora le concedeva. Gli episodi di nervosismo nel finale sono dovuti solo alla carica agonistica, ci stavamo giocando tutto. Purtroppo è stata una stagione atipica, basata su un calendario molto abbordabile nelle prima parte e difficilissimo nella seconda. Ci sono mancati i punti conto le medio-grandi”. Positiva, nel complesso, la prestazione dell’oggetto misterioso Mosquera: “Nel 4-3-3 ha maggiori possibilità di utilizzo, è cresciuto molto da quando è arrivato in Italia. Veniva da un campionato totalmente diverso, è si è dovuto adattare. Ancora indietro Borja, che ha bisogno probabilmente di più tempo rispetto al connazionale”. Quale sarà il futuro di Nicola? “Ho ancora un anno di contratto con la società, ma ad oggi il mio unico pensiero è per l’ultima partita a Parma. Pensiamo a far bene nell’ultima uscita, seconda la cultura sportiva che ho cercato di promuovere in queste mie due stagioni a Livorno. Poi ci sarà tempo per pensare al futuro”. Chiusura sui cori contro Pepito Rossi: “Possono essere ridotti a sfottò tra tifoserie, non possiamo fare i moralizzatori ogni volta”.
Per Mosquera si è trattata della prima gara da titolare: “Era la prima volta che partivo dall’inizio. Penso di aver giocato bene e con buona personalità. C’è un grande dispiacere nel vedere com’è finita la stagione. Per quanto mi riguarda, all’inizio ho avuto qualche difficoltà nell’ambientarmi e infatti ho giocato poco. Ora mi piacerebbe restare per dimostrare il mio valore, ma prima bisogna parlarne con la società”.
Soddisfatto per aver blindato il quarto posto Vincenzo Montella: “La squadra ha giocato con arguzia, abbiamo capito che basta anche un episodio o un guizzo per risolvere le partite. Il Livorno è stato bravo a farci giocare male, come successe all’andata”. Positiva dunque la stagione dei viola: “Quel che abbiamo fatto vale tantissimo. Con un pizzico di fortuna e bravura in più avremmo potuto anche ottenere qualche risultato migliore, vedi la finale di coppa”. Cauto Montella sulla possibile convocazione di Rossi per i mondiali, più duro sui cori nei confronti dell’attaccante da parte dei tifosi livornesi: “E’ una scelta difficile, non vorrei essere nei panni di Prandelli. Se non ci fossero i Mondiali in Brasile probabilmente non lo avrei rischiato in queste ultime giornate. Incommentabili i cori contro di lui, opera dei soliti stupidi”.
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