AmiAmo Livorno per Raspanti: “Siamo noi i veri antagonisti del Pd”
di Filippo Pini
La propaganda elettorale per le amministrative continua a ritmi frenetici e tra la moltitudine di liste che si stanno presentando in vista del 25 maggio ecco anche “AmiAmo Livorno”. La neonata lista di sinistra (e non di centro-sinistra come precisa più volte la capolista Claudia Pavoletti) è il quarto movimento ad entrare nella coalizione a sostegno di Andrea Raspanti nella quale sono già presneti Buongiorno Livorno, L’Altra Livorno e Sinistra Unita per il lavoro. Sabato 19 aprile è stato presentato il programma elettorale in primis da Andrea Raspanti, successivamente dalla capolista Claudia Pavoletti e infine da Matteo Rosini. La Pavoletti ha inteso precisare subito che “AmiAmo Livorno” è “una lista nata dalla necessità, da una pulsione che ha portato i trentadue candidati nell’elenco elettorale a presentarsi a sostegno di Raspanti per una comunione di intenti, sia con lui che con i tre partiti già all’interno della coalizione”.
Le differenze con le altre tre liste non sono né molte né tangibili ma sostanzialmente soltanto due. La prima è che “AmiAmo Livorno” ha come punto cardine del proprio programma, un aspetto solo in secondo piano negli altri, quello del rilancio delle piccole e medie imprese, massacrate, come riferisce Raspanti subito, da tre “cancri”, che hanno caratterizzato le precedenti amministrazioni livornesi: l’inefficienza amministrativa, la burocrazia e i clientelismo. Perciò vi è la volontà di eliminarle sin da subito, da parte dell’intera coalizione. La seconda è che questa lista è formata da professionisti, aspetto mancante nel resto della coalizione. Comunque il punto centrale della dell’intera campagna di Andrea Raspanti e per questo, indirettamente, anche per “AmiAmo Livorno” è la necessità di realizzare quel vecchio pallino della sinistra, qual è il “Patto Sociale”; come ha detto in apertura Raspanti. “E’ tangibile l’esigenza di questo patto sociale nella nostra città, poiché bisogna agire su due direzioni diverse, dobbiamo dare la possibilità alle classi sociali più deboli di fare, d’altra parte abbiamo il dovere di rendere a quelle più forti la libertà di fare. Senza queste prerogative non rialzeremo mai la testa”.
Claudia Pavoletti, successivamente, parla della “volontà di attirare sempre di più gli investimenti dell’Unione Europea, cosa che le precedenti amministrazioni non sono riuscite a fare per mancanza di voglia”. Su come amministrare una città in forte crisi come Livorno, la capolista fa una metafora molto bizzarra: “Per amministrare una città si deve essere come una brava casalinga -specifica Pavoletti- basta guardare quanti soldi ci sono nelle casse e di conseguenza spenderli per le cose indispensabili, non sprecarli per cose superflue e controproducenti, come la costruzione del nuovo ospedale”.
In definitiva, questa lista nasce come ala di Buongiorno Livorno, perciò vi è una forte comunione di intenti su tutti i punti di vita, come far fiorire il turismo, accrescere la cultura, incanalare sovvenzioni europee, dare una verve al mercato del lavoro giovanile. D’altra parte vi è un cambiamento nel punto focale del programma, che in questa lista di professionisti è il risanamento delle piccole e medie imprese. Da molti, questa lista, viene definita la diretta antagonista al Movimento 5 Stelle, ma sia la Pavoletti che Raspanti sono convinti che “contro il Movimento 5 Stelle non abbiamo niente, dovete definirci gli antagonisti del Pd, perchè siamo contro chi ci ha danneggiati fino ad ora, non con chi deve dimostrare ancora qualcosa, come noi d’altronde”
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