Accesso al porto, parte la lotta ai furbetti. Badge annuali e non più giornalieri
Provinciali: "Così si risolvono i problemi di congestionamento del traffico portuale". L’obiettivo è quello di trasformare il porto in una casa di vetro
L’obiettivo è quello di trasformare il porto in una casa di vetro, dove sia anche possibile fare emergere fenomeni di illegalità legati al lavoro nero. Come? Attivando presso i varchi doganali pubblici un sistema di rilascio tessere di accesso al porto per gli autisti delle imprese di autotrasporto e verificando che ogni autotrasportatore abbia un contratto di lavoro regolare.
È scritto tutto nero su bianco nella prima ordinanza dell’anno pubblicata pochi giorni fa dall’Authority e presentata quest’oggi a Palazzo Rosciano, alla presenza di Inps, Inail, Prefettura, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Ispettorato del Lavoro, Polmare e Dogane: d’ora in poi, l’autista abituale che vorrà oltrepassare i varchi dovrà essere munito di una tessera da rinnovarsi annualmente. Il badge verrà rilasciato dal personale dell’Autorità Portuale preposto alla vigilanza, a condizione che sussistano tutti i requisiti necessari: patente di guida e documento di identità validi e, tra le altre cose, una documentazione idonea a dimostrare il titolo in base al quale l’autista presta servizio presso l’impresa di trasporto. In parole povere: l’accesso allo scalo labronico sarà vietato all’autotrasportatore sprovvisto di un regolare contratto di lavoro.
“Si tratta di un primo passo in avanti nella lotta al fenomeno del lavoro nero – esulta Massimo Provinciali –; rilasciando le tessere di accesso annuale non soltanto rendiamo più agevole il transito attraverso i varchi, ma, in collaborazione con l’Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima e con la Prefettura di Livorno, riusciamo persino a controllare e ad arginare eventuali fenomeni di irregolarità lavorativa, costituendo anche una banca dati utilizzabile dagli istituti previdenziali ed assicurativi addetti alla vigilanza”.
Le tessere, rilasciate annualmente, sono strettamente personali, non consentono lo svolgimento di attività diverse dall’autotrasporto e possono essere ritirate o disabilitate in qualsiasi momento dall’Autorità Portuale: «Si tratta di impedire l’uso improprio dei permessi giornalieri – ha detto il responsabile del lavoro portuale dell’Authority, Sergio Manzi -: nel 2013 ne sono stati rilasciati ben 90 mila, con gravi perdite di tempo per tutti. Ora, con il nuovo sistema di rilascio annuale dei badge riusciremo finalmente a migliorare il flusso del traffico in ingresso e in uscita dal porto».
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