Anche gli artigiani e imprenditori livornesi a Roma
Nocenti, presidente Cna provinciale: "Una partecipazione così forte e convinta di imprenditori livornesi ad una manifestazione nazionale non si era mai vista"
“Una partecipazione così forte e convinta di imprenditori livornesi ad una manifestazione nazionale non si era mai vista – afferma Diego Nocenti, presidente provinciale della Cna – segno che le nostre imprese sono veramente al colmo e che la situazione è veramente tesa”.
Tre i pullman colmi di artigiani e imprenditori associati alla Cna che hanno visto l’alba sulla strada per Roma: la nutrita delegazione dall’Isola d’Elba ha dovuto prendere addirittura la nave delle 5.00 pur di essere presente.
“E’ stata una grande manifestazione – continua Nocenti – che ha gremito Piazza del Popolo e le vie limitrofe di oltre 60mila imprenditori: è stato emozionante ma anche impressionante il colpo d’occhio di una piazza stracolma di chi ha voluto gridare forte la propria rabbia per una situazione contro cui la politica non sta facendo ciò che necessario per reagire, per sollevare le imprese dal giogo fiscale e per porre basi solide per il rilancio del paese. E’ stata anche la conferma della fiducia che le aziende hanno nell’associazionismo, nell’affrontare insieme, e non isolate, le difficoltà e il futuro”.
“Le aziende sono stremate e arrabbiate – aggiunge il direttore Marco Valtriani – più volte è stato ormai lanciato il grido di allarme risuonato anche ieri sulla tenuta della pace sociale, e la piazza ha dimostrato ancora responsabilità e civiltà, pur senza fare sconti a nessuno, nemmeno al possibile futuro premier Matteo Renzi cui è stato lanciato provocatoriamente l’hashtag #matteostaipreoccupato.
Nei tre pullman partiti da Livorno, Rosignano e Piombino c’erano edili, parrucchieri, idraulici, impiantisti, carrozzieri, meccanici, carpentieri, fabbri, estetiste, operatori del fitness, esercenti, infissisti, medie aziende della produzione, falegnami… c’erano insomma tutte le espressioni di quell’imprenditoria che forma il tessuto economico locale, che da lavoro a decine di migliaia di persone, che è fortemente radicato al territorio e che non delocalizza con un clic la propria impresa licenziando per mail i dipendenti.
“Ci attendiamo adesso che ci ascoltino – conclude Valtriani – e che qualcosa di rilevante cambi davvero non solo a livello nazionale ma anche a livello locale, dove davvero molto può e deve essere ancora fatto”.
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