Delegazione di carrozzieri livornesi a Roma per dire no al Governo

“Svende alle assicurazioni libertà e sicurezza dei cittadini ed il nostro lavoro”

La delegazione livornese sarà una delle più numerose fra quelle che saranno presenti da tutta Italia domani a Roma per la manifestazione in difesa del settore, a seguito dell’inserimento nel decreto legge “Destinazione Italia” di un articolo che rischia di spazzare via solo qui a Livorno centinaia di posti di lavoro. Il clima fra i carrozzieri è esasperato, e c’è stato bisogno di molta mediazione per spiegare agli imprenditori livornesi che per motivi logistici soltanto una delegazione per ogni provincia poteva partecipare all’iniziativa al “Capranichetta” a lato di Montecitorio.
“Da Livorno andremo in dodici (erano previsti 2-3 per ogni Cna provinciale) – afferma il presidente degli autoriparatori Carlo Santucci – e non importa se rimarremo fuori o in piedi: il Governo deve capire la gravità della situazione. Il discrimine della questione sta nell’asservirsi o meno allo strapotere delle assicurazioni: a Livorno a differenza che in altre parti d’Italia, la maggioranza delle carrozzerie è indipendente, cioè non è convenzionata con nessuna assicurazione.

I cittadini devono sapere che per pochi euro di promessi sconti sulle tariffe Rc auto, saranno persi diritti molto più importanti anche economicamente come quello di scegliere il medico da cui farsi visitare in caso di danni fisici, quello di non dover anticipare i soldi della riparazione non potendo più cedere il credito al carrozziere e soprattutto quello di scegliere a chi far riparare la propria auto.
Quello che il Governo finge di non sapere è che alle carrozzerie convenzionate vengono imposte dalle Assicurazioni condizioni contrattuali capestro (basse tariffe orarie, tempi di riparazione ridotti, ricambi dati in conto lavorazione, servizi aggiuntivi richiesti a titolo gratuito, percentuali di ristorno sul fatturato) che costringe le stesse a lavorare nettamente sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione.
E’ inoltre paradossale che si permetta a chi deve risarcire il danno, quindi a chi paga la riparazione, cioè le assicurazioni, di decidere dove, come e quanto pagare. In quale economia liberista chi compra un servizio decide il prezzo e le modalità di vendita? Risulta fin troppo ovvio che le assicurazioni che acquistano il servizio della riparazione dalle carrozzerie faranno in modo di pagare tale servizio il meno possibile, mettendo in primo piano i loro interessi a discapito di quelli delle carrozzerie e degli automobilisti. E’ come mettere la volpe a guardia del pollaio.
Si sostiene che ci sono le truffe? Combattiamole insieme con i mezzi che ci sono già – conclude Santucci – estirpiamo le mele marce, ma non facciamo chiudere per pochi delinquenti le tantissime carrozzerie oneste che lavorano da anni con serietà e qualità”.

 

 

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