Trovato senza vita nel bosco a 61 anni da un amico
Stefano Penco, 61 anni tecnico del Comune di Livorno e appassionato di moto da cross e bicicletta, è stato trovato privo di vita nel bosco della Valle Benedetta. Un malore lo ha portato via. Si era allontanato nel pomeriggio di sabato per un consueto giro in “bike” ma, non vedendolo tornare a casa, i familiari si sono allarmati. Così, intorno alle 22, sono partite le ricerche anche da parte di polizia, vigili del fuoco e carabinieri insieme agli uomini della protezione civile. Intorno a mezzanotte e mezzo il corpo senza vita di Stefano è stato trovato privo di vita all’interno della macchia dove lui solitamente si divertiva con le sue due ruote. A ritrovarlo un amico.
“Ieri sera il Penco ci ha lasciati, lasciandoci un vuoto incolmabile – scrivono le figlie e la mogliesulla pagina facebook del padre – Come ha sempre detto voleva essere cremato e cosparse le sue ceneri nei boschi della Valle Benedetta dove era solito girare con la moto e bike! Attualmente si trova alla stanza mortuaria del cimitero dei Lupi. La nostra famiglia ringrazia ogni persona che si è prestata per il suo ritrovamento. Il funerale sarà domattina, lunedì 27 giugno ai Lupi alle 10. Oggi (domenica 26 ndr) staremo lì fino alle 12.30 e dalle 15,30 alle 18. Mary, Elisa, Eleonora”.
Molti i ricordi che stanno arrivando copiosi sulla pagina facebook. Ricordi di vita passata insieme agli amici tra sorrisi e battute, tra scherzi e pacche sulle spalle. Tra questi quello di Bruno.
“Non riesco a dormire e non riesco a crederci…- scrive Bruno su facebook – Stefano Penco amico di giri in moto nei boschi da una vita non c’è più. Un malore ce lo ha portato via mentre con la sua mountain bike percorreva proprio uno di quei sentieri che noi chiamiamo “Luna Park” tanto sono, per noi motociclisti, belli e divertenti . C’è stata una partecipazione ben organizzata da parte di tutti gli amici dell’EAL che,appena appreso che alle nove non era ancora arrivato a casa, hanno mollato tutto ed hanno preso le moto in gruppi setacciando quel pezzo di territorio dalle parti della Puzzolente che noi tanto amiamo. Non solo, anche gli “amici/nemici” ciclisti con Fabrizio non hanno esitato un attimo e numerosi si sono messi con le mtb a fare, nel cuore della notte, i sentieri della zona alla ricerca di Stefano. Ognuno ha avuto un ruolo. Protezione civile, polizia , carabinieri tutti al lavoro. Purtroppo tutto è stato vano. Un pensiero, un abbraccio un bacio ed una lacrima per Mary, Elisa ed Eleonora…”.
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