Granducato under 16, addio ai sogni di gloria
La prima sconfitta dell’intero campionato è fatale. Il Granducato Livorno under 16, dopo l’incredibile ruolino di marcia della prima fase del torneo (fra incontri di barrage e partite del girone élite di categoria, su 20 impegni, 19 vittorie e 1 pareggio) e dopo il successo ottenuto domenica 8 maggio in casa nella sfida d’andata della semifinale-scudetto (16-12), perde gara-due, sul terreno della Capitolina Roma (22-16) e manca la ghiottissima occasione di qualificarsi alla finale tricolore, in programma domenica prossima. All’atto conclusivo passa la Capitolina, che se la vedrà con la Monti Rovigo (larghi i successi dei veneti nelle due partite con il Cus Milano). Anche la seconda semifinale fra i romani ed il Granducato è viaggiata costantemente sui binari di un grandissimo equilibrio. Solo piccoli episodi hanno premiato i laziali, capaci di siglare a due minuti dalla fine la meta decisiva. Per i giallo-bianco-rossi labronici una vera e propria beffa: l’amarezza di un possibile passaggio del turno è però mitigata – ampiamente – dalla consapevolezza di aver disputato un campionato splendido. Anche nel match giocato sulle sponde del Tevere, i ragazzi allenati da Giampaolo Brancoli si sono dimostrati all’altezza della situazione. Sfida dagli altissimi contenuti, che ha confermato l’ottima preparazione di tutti gli elementi in campo. Come prevedibile, sono stati piccoli particolari a premiare una delle due squadre.
Entrambe le formazioni avrebbero meritato di passare alla finale. Il braccio di ferro si è deciso ad una manciata di secondi dalla fine, quando, su azione successiva ad una touche, i padroni di casa hanno trovato l’avanzata (dapprima con una rolling maul, poi con un attacco tirato dai trequarti) del definitivo allungo. Senza quell’episodio, i livornesi avrebbero perso con una sola lunghezza (17-16) ed in virtù della miglior differenza punti avrebbero festeggiato l’accesso alla finale. Al Granducato non sono basti i 16 punti dello scatenato trequarti centro Federico Mori, peraltro autore di tutti i punti dei labronici anche nell’incontro d’andata. E’ la Capitolina a sbloccare il punteggio con una meta non trasformata: 5-0 al 10′. La reazione ospite non si fa attendere. Mori indirizza fra i pali due piazzati (uno da posizione favorevole, l’altro da notevole distanza), che consentono di rovesciare il quadro (5-6 all’intervallo). Ripresa intensa e severamente vietata ai deboli di cuore. Seconda meta dei romani (10-6) e nuova risposta di Mori, che si invola sulla fascia, deposita in meta sulla bandierina di sinistra e poi dall’angolo completa l’opera, con la trasformazione del 10-13. I Granduchi, a metà tempo, con un penalty del solito Mori, toccano il massimo divario e sembrano vicino alla finale: 10-16. La Capitolina prova il tutto per tutto. I romani siglano la meta e la trasformazione del controsorpasso: 17-16. I labronici, vittoriosi di 6 all’andata, avrebbero ancora in mano il biglietto per la finale. E invece a 2′ dalla fine, la Capitolina realizza la meta-bonus, con la quale chiude i conti. Nell’arco dei due confronti, nella mini-classifica, 6 punti (1 all’andata e 5 al ritorno) per i romani, 5 (4 all’andata e 1 al ritorno) per i labronici. Il Granducato under 16 si è presentato a Roma con: Batista; Orifici, Mori, Barsali, Chiarugi; Del Bono, Bientinesi; Berni, Baldi, Mannelli; Dalla Valle, Krifi; Iozzelli, Lucchesi, Bertini (19′ st Migliori). In panchina: Andorlini, Solimani, Rotondo, Salvadori, Bonaccorso.
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