Agnello e capriolo in Fi-Pi-Li: salvati
I poliziotti, con l’aiuto di alcuni automobilisti che si erano fermati, hanno soccorso gli animali, facendogli scudo con le auto di servizio
Stavano per finire sotto le ruote delle auto che sfrecciavano sulla Firenze-Pisa-Livorno. Un agnellino, con il cordone ombelicale ancora sanguinante, e un capriolo di pochi mesi, vagavano spaventati tra il ciglio della strada e la carreggiata.
I due piccoli animali non ce la potevano fare, frastornati dai fari delle auto e dal fragore dei clacson. Era già buio. Alcune sere fa, alla centrale operativa della Polstrada sono giunte più telefonate, che segnalavano l’agnellino a Cascina e il capriolo tra Montelupo e Ginestra.
Il reticolo predisposto in Toscana dalla Polizia Stradale non serve solo per imbrigliare i lestofanti. Infatti, a Cascina è giunta una pattuglia della Sezione di Livorno, a Montelupo un equipaggio del distaccamento di Empoli. I poliziotti, con l’aiuto di alcuni automobilisti che si erano fermati, hanno soccorso gli animali, facendogli scudo con le auto di servizio.
La fortuna ha sorriso ai due cuccioli. Sono finiti in buone mani, evitando un atroce destino che appariva, ormai, inevitabile. Già lo scorso 24 aprile, i poliziotti avevano salvato sull’Autopalio un piccolo capriolo riverso sul selciato, poi chiamato Centy, in omaggio alla Polstrada che ha come simbolo il centauro.
L’agnellino, riempito di coccole, è stato poi condotto alla Fattoria della Pace di S. Piero a Grado (PI), per essere medicato e svezzato. Il capriolo, dopo la visita del veterinario dell’A.S.L di Empoli giunto sul posto, è stato liberato a Ginestra Fiorentina.
Gli agenti hanno ringraziato gli automobilisti, senza di loro la sorte dei cuccioli era segnata. I poliziotti lo ripetono sempre. Basta un piccolo gesto per salvare la vita di un animale: una telefonata alla Polstrada può allungargli la vita.
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