Discoteca non autorizzata: circolo nei guai

Nei giorni scorsi la polizia di Livorno, con la polizia municipale, l’arma dei carabinieri e la guardia di finanza, dando seguito ai controlli amministrativi da tempo disposti dal questore ha effettuato durante la notte una accurata ispezione ad alcuni locali nei quali si svolgeva attività di intrattenimento del pubblico, nello specifico, attività danzante. Tra i locali, sottoposti a verifica (come si legge nel comunicato inviato dalla questura), uno in particolare, il circolo privato “Alcatraz” di via Malenchini (siamo in attesa di una risposta dei gestori), è finito sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti, i quali sono riusciti a provare che, sotto l’apparente finalità puramente ricreativa per i propri soci, in realtà si celava una vera e propria discoteca, che attirava numeroso pubblico non preventivamente selezionato, tra il quale quindi anche molti non associati o persone che lo erano state solo in via occasionale.  L’attività dello pseudo circolo, peraltro notevolmente pubblicizzata su internet e tramite vari social network, inoltre, era da tempo tenuta sotto osservazione dalla divisione polizia amministrativa della questura e dalla stessa procura della repubblica, in quanto oggetto di esposti sulla regolarità della posizione giuridica del personale di sicurezza impiegato al suo interno durante le serate danzanti. Il controllo ha così consentito di accertare numerose irregolarità, quali la presenza di oltre un centinaio di persone, non tutte in regola con la qualifica di socio, che peraltro si accalcavano in locali angusti e probabilmente privi delle minime misure di sicurezza in caso di incendio o altro tipo di disastro, l’impiego di alcuni addetti alla sicurezza ugualmente non in regola, ma soprattutto lo svolgimento di una vera e propria attività imprenditoriale di intrattenimento danzante per il pubblico, senza la necessaria licenza. Le irregolarità amministrative (ingresso riferito anche ai non soci) sono state immediatamente contestate ai gestori della sala.

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