Stop ai furbetti con “Serpichino”
di letizia
In poco più di quattro anni, dal 2011 al 31 gennaio 2016 le ingiunzioni di pagamento emesse dal Comune di Livorno sono oltre 33mila, per la precisione 33.746, per un totale da riscuotere di più di 30 milioni di euro. A snocciolare i dati è stato il dirigente del settore entrate Alessandro Parlanti durante la seduta della seconda commissione consiliare. E si prevede che entro il 30 giugno arriveranno altre migliaia di prescrizioni di pagamento per Ici, Tosap, codice della strada, Icp, Imu e rette per le mense scolastiche.
A voler fare un’analisi dei 33mila avvisi inviati in questi anni, bisogna dire che le ingiunzioni saldate sono state 9.973 (con un recupero di circa 7 milioni di euro) mentre i discarichi, ovvero una richiesta di un pagamento in misura superiore o sbagliata rispetto a quello dovuto, sono stati 1.190, le rateizzazioni 1.523. “Negli ultimi anni – ha affermato il responsabile dell’Ufficio tributi – abbiamo assistito a una costante diminuzione della riscossione. Cosa fare per migliorare la situazione? L’idea è quella di mettere in pratica la cosiddetta ‘riscossione dal volto umano’ cercando di venire il più possibile incontro, anche con raitezzazioni, a chi vuole pagare, con intimazioni a chi invece non vuole”.
Da qualche tempo il Comune sta approntando un nuovo strumento: Serpichino, simile al software dell’Agenzia delle entrate Servizi per i contribuenti, in vigore dal 2012 e meglio conosciuto come Serpico, gestito dalla Esteem dove adesso sono inserite informazioni dei contribuenti riguardo a locazioni, bonifici e redditi e nel quale a breve registrerà dati degli utenti rispetto a banche, proprietà immobiliari, partite iva, pratiche automobilistiche. Attraverso l’incrocio di tutte queste informazioni, l’amministrazione potrà avere più chiare le varie situazioni dei contribuenti livornesi. “Il nostro scopo – fanno sapere dal Comune – è quello di non avere più soggetti sconosciuti all’amministrazione”. Lo stesso sindaco Nogarin su twitter scrive: “Abbiamo adottato un sistema informatico che incrocia le banche dati e ci aiuterà a stanare chi fa il furbo e non paga multe e tributi”.
Marco Ruggeri (Pd) dal canto suo si dice d’accordo con le rateizzazioni: “Io sarei per farlo in linea preventiva coi pagamenti, tuttavia bisognerebbe vedere se questo potrebbe essere un percorso praticabile riguardo al bilancio comunale”. Possibilista su una soluzione di questo tipo è l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti, secondo il quale, ipoteticamente, vista la solidità dell’attuale rendiconto, una volta individuati soggetti potrebbe essere avviata una rateizzazione dei pagamenti. La proposta non piace invece al consigliere Daniele Ceselli (M5S) secondo cui la rateizzazione porterebbe a un aumento delle notifiche di pagamento: “Visto poi che molte delle ingiunzioni sono multe – ha detto Ceselli – potremmo fare come già viene fatto in altre zone, ovvero il fermo amministrativo dell’auto”. Andrea Raspanti (Buongiorno Livorno) ha avanzato la proposta di introdurre anche a Livorno, come già è stato fatto in altre città, del ‘baratto amministrativo’: lavori socialmente utili per regolarizzare la situazione debitoria nei confronti del Comune per chi non è stato in grado di pagare canoni, multe o tributi.
Tares e Tari: Sono stati emessi e notificati 8.500 solleciti per un valore di 5 milioni di euro, inoltre sono stati emessi 2.550 atti di accertamento per un valore di 2 milioni di euro. L’attività di accertamento dovrebbe concludersi entro l’anno: al momento, hanno riferito da Palazzo civico, non sono stati eseguiti atti per quote inferiori ai 100 euro. Nel corso del 2016 partiranno gli accertamenti Tari per il 2014 e per l’inizio del 2015. la maggiore evasione del tributo deriva soprattutto dalle utenze non domestiche, il 90% delle famiglie paga infatti la tassa sui rifiuti, “La Tari sta diventando una delle imposte più odiate – ha dichiarato Marco Cannito (Città diversa) – Nel 2015 si è avuto un aumento del 14%, ottenendo il terzo posto a livello nazionale per aumento”. “Siamo il ventesimo comune in Italia per il costo della Tari – è intervenuto Marco Valiani (Livorno bene comune) – D’accordo con le raiteizzazioni, ma se non si farà partire al più presto la tariffazione puntuale chi paga continuerà a sentirsi come chi non paga”. Il capogruppo del Pd Pietro Caruso ha posto la questione dei rimborsi per coloro che hanno versato, pur non dovendo farlo, la Tari. “Gli uffici stanno lavorando – ha spiegato Parlanti – per restituire le quote a chi non doveva pagare il tributo”.
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