Chiaverini, una nuotata in un mare di solidarietà
di rcampopiano
Davide Chiaverini, l’iron man livornese che grazie alle sue imprese si sta ritagliando un pezzetto nella storia di Livorno, non vuole fermarsi. Dopo aver compiuto “Escape to Sonnino” e “Around Capraia”, la testa e il fisico gli dicono di andare avanti. Sempre e solo nel nome della solidarietà. Ed è proprio per questo che Chiaverini ha in serbo molti appuntamenti per aiutare i più bisognosi. Il 26 giugno sta organizzando una festa dello sport alla Rotonda di Ardenza. Grazie all’aiuto di Ester Piscolich di Esterevent.it, società che cura la realizzazione di grossi eventi, e Francesco Farneti della farmacia Farneti, sarà possibile realizzare una domenica intera tutta dedicata allo sport labronico ed alla cura del corpo. Saranno presenti dottori che presteranno gratuitamente consulenze a tutti. La manifestazione si chiamerà “Sfidiamoci Livorno 2016“.
Successivamente il 17 luglio torna il classico appuntamento con una traversata per la vita. Con Marco Lombardi e Mauro Martelli cercherà di coprire i 120 km che dividono l’isola d’Elba con Livorno. Partenza alle 5 del mattino da Cavo dove Davide attraverserà lo stretto di Piombino a nuoto per poi passare il testimone a Salivoli a Mauro Martelli che proseguirà in barca a remi fino a Marina di Donoratico. Qui sarà la volta di Marco che percorrà i 50 km finali per arrivare a a Livorno ai bagni Lido.
Chiaverini tuttavia vuole spingersi anche oltre. Il 25 settembre ha fatto richiesta per poter attraversare le Bocche di Bonifacio a nuoto. Al momento ci sono ancora molte pratiche da sistemare perché essendo un tratto di mare molto pericoloso non si riesce ad avere tutte le certezze sullo svolgimento della nuotata. Il problema si riscontra nella parte finale partendo da Santa Teresa di Gallura verso Bonifacio. Gli ultimi 5 km hanno sempre un’onda media intorno agli 80 cm. Difficile quindi poter nuotare.
Come detto, tutto questo verrà effettuato nel nome della beneficenza. Il ricavato di tutte queste iniziative sarà devoluto alla Fondazione Arco e Admo.
Riproduzione riservata ©