Caprilli, Nogarin appello ad Alfea: “Rispettate i patti”. E venerdì corteo: “No alla chiusura”
Il sindaco: "La gestione dell’ippodromo come hanno confermato sia il Tar che il Consiglio di Stato, spetta ad Alfea"
Situazione complicata per l’Ippodromo Caprilli. Da una parte il sindaco Nogarin che invita Alfea a rispettare gli impegni presi prendendosi carico della gestione della struttura. Dall’altra c’è la cittadinanza, un ippodromo che dopo 120 anni rischia di chiudere. E’ per questo motivo che su facebook è nato un gruppo “No alla chiusura dell’ippodromo Caprilli”, un gruppo che vanta oltre 8500 partecipanti. Ed è proprio su quelle pagine che i membri si sono dati appuntamento per venerdì 8 aprile alle 10 davanti ai cancelli di viale Italia per un corteo. Un corteo per opporsi alla chiusura. “La storia di Livorno chiama”, hanno scritto i manifestanti chiamando a raccolta tutti i livornesi che non vogliono veder morire un pezzo della città.
“Alfea rispetti gli impegni, firmi la nuova convenzione e subentri nella gestione dell’ippodromo Caprilli, come avrebbe dovuto fare già nel 2012”.
Il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, interviene sulla delicata partita dell’ippodromo cittadino e inchioda la società pisana alle sue responsabilità. “Se non dovesse assolvere ai suoi compiti – aggiunge Nogarin – il Comune sarà costretto a chiedere il risarcimento per i danni che l’incuria sta determinando sulla struttura stessa”.
“La gestione dell’ippodromo – ricorda il sindaco -, come hanno confermato sia il Tar che il Consiglio di Stato, spetta ad Alfea: abbiamo più volte sollecitato la società pisana ad entrare in possesso dell’impianto e a sottoscrivere la bozza di convenzione redatta sulla base delle condizioni contenute nel bando vinto dalla stessa Alfea nel 2012, ma senza successo. Il 16 novembre scorso abbiamo inviato la bozza alla società, attraverso posta certificata, ma non abbiamo ricevuto risposta”.
“Alfea insomma traccheggia – prosegue Nogarin -, proprio come ha fatto nel 2013 quando doveva assumere la gestione dell’impianto. Un atteggiamento che già tre anni fa aveva rischiato di portare l’ippodromo al tracollo; soltanto grazie a questa amministrazione che incaricato Livorno Galoppo di gestire temporaneamente l’ippodromo, è stato possibile allestire due stagioni ippiche straordinarie nel 2014 e nel 2015”.
“Ora la storia si ripete – aggiunge il sindaco -: dopo esseri opposta al rinnovo della convenzione con Livorno Galoppo anche per il 2016, Alfea sta nuovamente perdendo tempo. Il solo interesse della società, che già gestisce l’ippodromo di San Rossore, sembra essere quello di ottenere il trasferimento nell’impianto pisano delle 26 gare che attualmente sono previste al Caprilli”.
“E’ bene ricordare anche che la scelta di affidare l’impianto per trent’anni alla società pisana, alla ridicola cifra di 300 euro al mese, però – sottolinea Nogarin – è stata presa dall’ex sindaco Alessandro Cosimi. Un peccato originale di cui ora la città paga le conseguenze. A questo punto non possiamo fare altro che invitare Alfea a rispettare gli impegni presi, sottoscrivere la convenzione e assumere la gestione della struttura. Altrimenti – conclude il sindaco – il Comune sarà costretto a chiedere il risarcimento per i danni all’impianto”.
Riproduzione riservata ©