Il 22 marzo la Giornata Mondiale dell’Acqua
Martedì 22 marzo 2016 si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. ASA aderisce come ogni anno per ricordare le criticità che rendono problematica la gestione del servizio idrico. Ecco i numeri
Martedì 22 marzo 2016 si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua (“World Water Day”), Giornata istituita dalle Nazione Unite nel 1992 per porre all’attenzione di tutti il problema della carenza di acqua potabile in molte aree del pianeta.
ASA aderisce come ogni anno a questa importante ricorrenza e coglie l’occasione per ricordare che anche nel territorio servito (costituto da 33 comuni, 20 dei quali fanno parte della provincia di Livorno, 12 della provincia di Pisa e 1 della provincia di Siena) ci sono molte criticità che rendono problematica la gestione del servizio idrico, difficoltà con cui ASA si confronta quotidianamente cercando di trovare le soluzioni più adeguate.
Le maggiori criticità presenti sul territorio sono riconducibili a: carenza di fonti idriche naturali, agricoltura idro-esigente e sottosuolo con elevate percentuali di sostanze quali ferro, manganese, solfati, nitrati, mercurio, cloruri, arsenico e boro.
Solo attraverso gli investimenti e al lavoro di molte persone ASA può garantire un servizio di qualità a più di 370.000 Clienti (residenti), a cui vanno ad aggiungersi gli oltre 700.000 turisti che ogni anno visitano il nostro territorio.
La struttura complessiva della rete idrica del territorio è costituita da 100 acquedotti. L’estensione delle reti, tra adduttrici e distributrici, è di 3.445 km. Oltre alle derivazioni di utenza che sono 1.562 km.
ASA, in questi anni, ha investito molto in impianti a tecnologia avanzata. Occorre evidenziare in particolare i due impianti realizzati a Franciana (Piombino) per l’abbattimento rispettivamente del boro e dell’arsenico che per tecnologia utilizzata e per dimensione rappresentano un’eccellenza a livello mondiale, il secondo a livello Europeo. Il costo complessivo per la costruzione di tali impianti è stato di oltre 20 milioni di euro. Per garantire la massima funzionalità degli impianti sono state realizzate oltre 40 km di nuove condotte con relativi impianti di sollevamento.
L’Isola d’Elba, che prima aveva un sistema di approvvigionamento idrico anche tramite bettoline via mare, grazie alla condotta sottomarina che la collega alla Val di Cornia gode di completa autonomia idrica. Inoltre, per aumentare la disponibilità d’acqua potabile sull’Isola, ASA ha realizzato negli ultimi anni 15 nuovi pozzi. Sull’Isola di Capraia invece nel 2005 è stato realizzato un dissalatore che permette di utilizzare l’acqua marina per gli usi domestici.
Sotto il profilo della raccolta e della depurazione delle acque reflue, ASA tra il 2002 a oggi ha realizzato investimenti per oltre 40 milioni di euro. ASA gestisce 79 depuratori, 251 impianti di sollevamento fognari e 415 scaricatori di piena (posti lungo la rete fognaria o a monte dei depuratori). Per monitorare le acque reflue, ASA effettua il controllo analitico di routine sui 79 impianti di depurazione come disposto dalla normativa D.Lgs 152/99. Il volume dei reflui trattati è di 34.032.164 metri cubi (dato al 31.12.2014).
Grazie anche al sistema di depurazione gestito da ASA tutti i comuni della costa livornese (a partire da Livorno – 3 ponti – fino ad arrivare a Piombino – Costa Est) ottengono il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu. La Toscana è seconda regione in Italia per numero di Bandiere Blu.
Anche nel campo del riuso dell’acqua depurata, ASA è molto attiva per salvaguardare l’uso idropotabile delle fonti di migliore qualità e per fornire servizi alle industrie. I tre impianti di post-trattamento localizzati a Rosignano, Venturina (Campiglia) e Piombino garantiscono il rifornimento allo stabilimento Solvay e alle acciaierie ex Lucchini (CEVITAL), con una potenzialità complessiva di circa 8,5 milioni di mc che corrisponde a circa il 25 % del volume depurato totale.
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