Feste irregolari, multati due noti circoli. La replica dell’Acsi: siamo parte lesa, molti si spacciano come affiliati ma non lo sono

Un blitz congiunto di polizia amministrativa, municipale e carabinieri, con la collaborazione di vigili del fuoco e Ispettorato del lavoro ha portato nel weekend a multare due circoli Acsi. Si tratta del Chiringuito in via Pian di Rota e dell’ex Empire, ora Ruzzola, in via Salmi al Picchianti. Dal controllo, avvenuto sabato sera mentre erano in corso delle feste, sarebbe emersa la natura di carattere commerciale delle serate, cosa non consentita in quanto i circoli sono per definizione associazioni senza scopo di lucro. Per questo è scattato l’illecito amministrativo e la multa con obbligo di regolarizzare, con il pagamento dei contributi, la posizione di quelle persone trovate al lavoro. Appurata la natura commerciale dell’evento è anche scattata per entrambi la sanzione per la somministrazione di cibi e bevande solo nel caso del locale Ruzzola in quanto al Chiringuito è stata somministrata la multa soltanto per alcune irregolarità sulla posizione delle persone trovate al lavoro.

Il presidente del circolo Acsi Il Chiringuito si difende e spiega che si tratta di un circolo a tutti gli effetti, tra l’altro con una squadra femminile sportiva e una scuola di ballo, che organizza serate per i soci in cui nessuno ha uno stipendio. Inoltre, aggiunge, che le persone in servizio danno solo una mano in quanto soci. In ogni caso, il presidente si muoverà per far valere la sua posizione. “Ci teniamo inoltre a precisare a prescindere dai commenti degli utenti, liberissimi di pensare ciò che vogliono, che a noi non è stato contestata alcuna irregolarità circa la somministrazione di alimenti e bevande o in termini di sicurezza, essendo in possesso di tutte le licenze e le autorizzazioni delle autorità competenti. Le irregolarità relative ai soci che aiutavano sono al vaglio degli uffici competenti e dei nostri legali”. La stessa linea difensiva viene adottata dall’ex Empire.

 IL COMUNICATO DELL’ACSI LIVORNO
Con riferimento all’articolo dichiariamo che siamo molto dispiaciuti per quanto sta accadendo in quest’ultimo periodo: tuttavia non possiamo non notare una sorta di campagna “denigratoria” nei confronti del nostro Ente a causa di alcuni circoli che non rispettano le normative vigenti, problema che è comune a tutti gli enti di promozione.
In questa storia ci sentiamo parte lesa, insieme alla maggior parte delle associazioni a noi affiliate che praticano quotidianamente attività sportive nel rispetto delle regole. L’Acsi, sul territorio livornese, vanta una più che ventennale esperienza, e centinaia di associazioni, circoli e squadre che hanno fatto parte di questa nostra storia. Tuttavia è bene precisare che contando l’Acsi più di cento affiliazioni ogni anno da parte di associazioni e circoli suddetti, e migliaia di tesserati, non è certo possibile da parte dell’Ente stesso (che, ricordiamo, è riconosciuto dal Coni) effettuare controlli, operazioni che sono di esclusiva competenza delle forze dell’ordine o degli altri enti preposti: a tal proposito ringraziamo la Guardia di Finanza, l’Arma dei Carabinieri, la Polizia locale e tutti gli altri organi di controllo con cui ci relazioniamo quasi quotidianamente in uno spirito di reciproco rispetto e collaborazione, e con i quali ci siamo sempre dimostrati molto disponibili.
La cosiddetta “formula dell’Acsi” che viene citata nell’articolo non è altro se non una serie di indicazioni su diritti e doveri che hanno le associazioni sportive dilettantistiche una volta create, perché ognuna di queste è amministrativamente e giuridicamente autonoma.
Siamo ben consci che il continuo accrescimento dell’Acsi possa infastidire in alcuni ambienti, soprattutto dopo l’arrivo di ottimi organizzatori per i tornei di calcetto: tuttavia ciò non toglie che sarebbe opportuno, per un’informazione adeguata e corretta, sentire anche una replica da parte del direttivo provinciale sull’argomento, e non solo una “campana”, cioè circoli o associazioni multati.
Approfittiamo dell’occasione per sottolineare anche un problema al quale stiamo cercando di porre rimedio: molti circoli si spacciano per “affiliati Acsi” ma non sono tali da anni o non lo sono mai stati, così come abbiamo riscontrato casi di falsificazioni di tessere. Concludiamo invitiamo giornalisti e altri utenti interessati a visitare la nostra sede in via dei Pelaghi 150, a Salviano.

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