Aci: “Venezia, rivedere gli orari Ztl”

Non volendo entrare in merito sulla legittimità del provvedimento, crediamo che debbano essere rivisti gli orari che regolano l’accesso e l’uscita (continua)

Non volendo entrare in merito sulla legittimità del provvedimento, crediamo che debbano essere rivisti gli orari che regolano l’accesso e l’uscita dalla nuova Zona a Traffico Limitato installata nello storico quartiere de “La Venezia” a Livorno. Non ci appare infatti logico il blocco protratto sino alle 7.30 della mattina, un’ora davvero troppo tarda anche per gli affezionati più incalliti della ‘movida’ labronica.
Da un lato è stato giusto tutelare la necessità di quiete dei residenti dell’area ma dall’altra, attraverso l’istituzione di un provvedimento così restrittivo, si è finito per condizionare negativamente le limitrofe realtà commerciali che basano gran parte del loro volume d’affari sul transito mattutino degli avventori abituali. Nello specifico, le preoccupazioni vanno a quattro esercizi in particolare: all’edicola di via del Porticciolo, al bar d’angolo con via Borra, alla bottega di alimentari di via della Venezia e al bar che si trova all’angolo tra via della Venezia e piazza del Logo Pio. Quattro negozi ‘soltanto’ che però vantano anch’essi il sacrosanto diritto di sopravvivenza, alla pari di tutti gli altri esercizi. Alla luce di tali controindicazioni, sarebbe opportuno quanto prima rimettere mano all’orario di riapertura dei varchi, anticipandolo magari già alle 5 al fine di ridare ossigeno alle sopra elencate realtà commerciali.

Ai residenti invece, viene da chiedere dov’erano costoro quando l’Aci Livorno intervenne pubblicamente per suggerire una profonda revisione del progetto d’introduzione della Ztl. Pur di arrivare ad ottenere l’agognato silenzio nelle ore notturne ed impedire di conseguenza lo svilupparsi della cosiddetta ‘movida’ tra i locali della zona, gli stessi abitanti fecero tranquillamente capire che erano anche disposti ad accettare eventuali disagi collaterali. Il nostro Ente allora si spinse, a puro titolo provocatorio, sino al punto di richiedere che non fossero concesse deroghe speciali ad alcuna categoria. A questo punto quindi, bene fa l’Amministrazione Comunale a tirare dritto per la propria strada e non concedere alcun privilegio di sosta e/o di transito ad alcuna categoria richiedente. Una volta investita un’ingente somma di denaro pubblico, al fine di introdurre un moderno sistema tecnologico di vigilanza, non è ammesso fare marcia indietro soltanto per accontentare qualche particolare richiesta, formulata da un gruppo peraltro assai esiguo e ristretto di persone che, se da una parte esigono che venga rispettato il loro sacrosanto diritto di rilassarsi senza essere disturbati durante la notte, allo stesso tempo pretendono con arroganza e senza alcun titolo fondato anche di beneficare del posto auto direttamente sotto casa.

Riccardo Heusch
Presidente Commissione Traffico e Mobilità AC Livorno

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