Aci: “In viale Boccaccio lavori lumaca”
Solo un’Amministrazione distratta può consentire che si protragga per oltre un mese il problema delle transenne abbandonate al loro destino all’altezza del semaforo di viale Boccaccio (lì collocate per delimitare il cantiere finalizzato alla messa in sicurezza del muro che corre lungo la strada, con lavori che partiranno però soltanto a cavallo del prossimo fine settimana come apprendiamo in queste ore attraverso la stampa locale). Transenne che per oltre 30 giorni hanno creato forti disagi al traffico, senza parlare dei potenziali rischi per la sicurezza di automobilisti e centauri. Da Palazzo Civico in questi mesi sono partiti proclami in pompa magna sulla necessità urgente di abbattere il volume e snellire il traffico dei mezzi privati: la realtà quotidiana però, come ben esemplificato nel caso denunciato da molti cittadini infuriati, racconta invece di un immobilismo che viaggia in direzione completamente opposta alle promesse sin qui formulate. Anche il progetto annunciato pubblicamente in tempi recenti, riguardo al nuovo tratto di pista ciclabile che dovrebbe vedere la luce in via Roma, rappresenta un intralcio alla regolare circolazione e una possibile minaccia all’incolumità dei pedalatori abituali livornesi considerato che tale tratto sarà ricavato in uno spazio di carreggiata stradale troppo esiguo per consentire in adeguata sicurezza una circolazione promiscua di auto, moto e bici, al punto che anche da parte dei ciclisti sarà percorribile soltanto in un’unica direzione.
A tal proposito poi, vorremmo davvero conoscere il numero certo e attuale degli utilizzatori regolari della bicicletta nella nostra città. Il Sindaco Nogarin pare convinto di amministrare una realtà consolidata sotto il profilo dell’uso delle due ruote non motorizzate come ad esempio Amsterdam: la realtà locale quotidiana però racconta tutt’altro. Questo sotto utilizzo è anche da additare tra l’altro ad una segnaletica lacunosa: se le ciclabili fossero indicate con più cartelli, gli ancora troppi trasgressori che si ostinano a circolare sulla careggiata, anziché utilizzare lo spazio a loro specificatamente destinato, potrebbero essere adeguatamente sanzionati. In assenza di indicazioni certe ed inequivocabili invece, questi ultimi restano liberi di scegliere e soprattutto rimangono immuni dalla possibilità di essere puniti per tale pratica sbagliata e pericolosa.
Riccardo Heusch, Presidente Commissione Traffico e Mobilità AC Livorno
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