Venti famiglie occupano la torre della Cigna
Nelle ultime settimane Livorno è stata interessata da una vera e propria ondata di sfratti per morosità incolpevole. Più di 25 famiglie con minori e anziani stanno finendo per strada in sole tre settimane. Nella serata di venerdì 12 febbraio venti famiglie hanno dunque deciso di occupare il primo piano, sfitto da tempo, della torre della Cigna.
“Tutte le istituzioni, Prefettura, Regione e Amministrazione, non riescono o non vogliono occuparsi di un problema che ha assunto proporzioni gigantesche”, sottolinea il sindacato Asia Usb in una nota stampa. “La Prefettura – va avanti il comunicato -continua a non voler concedere rinvii nei casi in cui il proprietario, nonostante un indennizzo economico, non voglia concederlo, vanificando di fatto il meccanismo della graduazione che prevede invece la possibilità di rinviare automaticamente gli sfratti nei casi di morosità incolpevole. Del progetto di riutilizzo della Chiccaia, per emergenza abitativa, ancora neanche l’ombra”.
“Ad aggravare il contesto -sottolinea Asia Usb -la totale mancanza di un vero piano casa nazionale che preveda l’utilizzo di risorse pubbliche per strutturare programmi seri e duraturi per sostenere le migliaia di famiglie che si trovano in difficoltà per colpa della crisi. Al contrario il governo Renzi ha deciso di attaccare tutti quei movimenti, sindacati e comitati che di fronte all’emergenza hanno deciso di auto-organizzarsi per fronteggiare questa situazione”.
“Nelle ultime settimane dunque – prosegue la nota inviata alle redazione dei media locali – anche a Livorno, le famiglie iscritte al sindacato Asia e appartenenti al comitato diritto all’abitare, si stanno occupando da sole di un’emergenza che ormai sembra non avere fine. Picchetti antisfratto, manifestazioni e incontri sindacali sono ormai all’ordine del giorno”.
Di fronte all’alternativa tra rimanere per strada con i propri figli oppure utilizzare un immobile ormai in disuso da decenni, le famiglie hanno scelto la seconda opzione. “Una scelta di lotta e di dignit. Per questo motivo il sindacato inquilini Asia- Usb non può che sostenere e appoggiare la loro scelta. Un enorme stabile praticamente mai utilizzato per intero e attualmente all’asta, che potrebbe ospitare centinaia di famiglie. Per questo motivo – conclude Asia Usb- chiediamo alla giunta, al sindaco e alle forze politiche cittadine di lavorare congiuntamente per trovare un accordo con i proprietari affinché possa essere utilizzato temporaneamente”.
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