Patologica carenza di organico. Cgil: la malattia più grande del pronto soccorso
La Funzione Pubblica CGIL rinnova la richiesta di potenziamento dell’organico nei pronto soccorso dei Presidi Ospedalieri della provincia di Livorno, anche in relazione agli ultimi avvenimenti divenuti oggetto d’inchiesta.
“Siamo vicini alle famiglie – esordisce la segreteria – e naturalmente siamo in attesa che le indagini sui decessi facciano il proprio corso e chiariscano dinamiche e responsabilità, ma gli ultimi avvenimenti mettono in luce, ancora una volta, la sofferenza degli operatori sanitari, causata da un carico di lavoro eccessivo rispetto al numero degli addetti e da un utilizzo improprio dei Pronto Soccorso, alimentato da carenze strutturali a livello territoriale”.
Da anni ormai la Fp provincia di Livorno denuncia la patologica carenza di organico, alla quale sembra impossibile porre rimedio e l’urgenza di ripensare i presidi sanitari territoriali: la mancanza di un percorso di assistenza continuativo, a cui potrebbe dare una risposta l’attivazione delle Case della salute, porta al pronto soccorso un numero sempre più elevato di pazienti, che non riescono ad accedere a percorsi di cura adeguati.
“La formazione – sottolinea la segreteria – è solo una parte della risposta a questa continua emergenza, per un effettivo cambio di passo si dovrebbe tenere conto dei suggerimenti che, giornalmente, arrivano dagli operatori della sanità i quali, attraverso i rappresentanti sindacali, hanno evidenziato le criticità della struttura, cercando di portare all’attenzione dell’azienda e dei dirigenti anche possibili soluzioni”.
Gli operatori del comparto sanitario, infatti, non trovando soluzioni condivise con l’azienda rispetto a molte questioni, sono in stato d’agitazione da dicembre e il 12 febbraio è stato indetto uno sciopero unitario di tutto il comparto sanità “In questi giorni – conclude la segreteria – si stanno svolgendo le assemblee in tutta la provincia per discutere di contratto integrativo, piano assunzioni e del ruolo che la ex Azienda 6 deve avere nell’ambito dell’area vasta. Siamo difronte a una riorganizzazione che, se non verrà posto presto rimedio alle falle del sistema, metterà ancora più in evidenza le criticità dell’assistenza sanitaria livornese”.
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