Aamps. BuongiornoLivorno: lo scaricabarile sulla pelle dei precari

Abbiamo aspettato l’assemblea di ieri per scoprire quello che era già chiaro da subito: l’atto di indirizzo confezionato dalla Giunta il 22 dicembre non dà alcuna garanzia ai lavoratori e alle lavoratrici in attesa di una stabilizzazione tramite assunzione a tempo indeterminato da parte di Aamps.

Sebbene in un paio di passaggi il documento confezionato dal Sindaco e dai suoi ricorra in modo fuorviante e inopportuno alla parola “delibera”, si tratta evidentemente di un atto politico che ribadisce quanto già votato all’unanimità dal Consiglio Comunale: la volontà di procedere a una decisione che riparerebbe a un errore del passato e garantirebbe margini di risparmio, in futuro, per l’azienda. Da questo punto di vista niente di eccepibile, si tratta di una scelta che ha il nostro più convinto appoggio.

Sul piano tecnico, però, non sono stati fatti i passaggi che sarebbero stati necessari per verificare quanto l’atto dà invece per assodato: la compatibilità dell’assunzione con le procedure di avvio del concordato preventivo. Non si trovano infatti né al protocollo del Comune né agli atti della Giunta esiti di un’eventuale attività istruttoria degli uffici competenti. Questo non ha frenato il trionfalismo natalizio dell’Amministrazione, che, nei fatti, si è limitata a passare la palla al CdA della società, su cui eventualmente ricadrebbero eventuali conseguenze di legge di una scelta che, da subito, è apparsa più facile a dirsi che a farsi senza che nessuno avesse la franchezza di ammetterlo. Il CdA, per parte sua, abbastanza sorprendentemente, si è rallegrato della decisione e ha convocato un’assemblea senza fare eccezioni. Possibile che non sapesse allora quello che il Presidente del Collegio dei Revisori Francesco Carpano ha rilevato al termine della seduta di ieri?

Il nostro timore, a poche ore dalla fine dell’anno 2015 e dallo scadere dei termini per godere dei benifici contributivi previsti dalla legge in caso di assunzione a tempo indeterminato, è che questi 39 lavoratori siano una sorta di barile esplosivo che il Comune tenta di scaricare sulle spalle di AAmps che, a sua volta, prova a farlo rotolare di nuovo verso Palazzo Municipale. Non stupisce che sia stato Carpano, alla fine, a mettere in guardia tutti dai rischi. La parte del “cattivo” gli era stata cucita addosso un po’ da tutte e due le parti.

È urgente che si faccia chiarezza sulle reali possibilità di risolvere la situazione di precarietà di 39 famiglie. Questo scaricabarile è durato fin troppo a lungo.

Gruppo Consiliare #BuongiornoLivorno

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