Stavo per vendere ma…. Ecco tutti i retroscena
"Ho cercato di far tornare anche Paulinho per sei mesi ma la sua squadra non lo molla. Io ci sono e non vado via, e finché rimango metto tutto me stesso in questa società"
“Finché resto io voglio il massimo”. Inizia così il discorso di fine anno del presidente Spinelli durante gli auguri natalizi rivolti ai giornalisti locali nei saloni dell’Armando Picchi. Il presidente amaranto fa un bilancio di questo 2015 rivelando qualche retroscena e raccontando quello che aspetta nel futuro prossimo.
“Ero in trattativa da tre mesi con un gruppo di imprenditori ma poi si sono tirati indietro. Adesso quindi non resta che aspettare giugno – racconta Spinelli alla stampa – e vedere cosa potrà accadere per il passaggio societario. Quello che serve e che basta è ripianare con due milioni di euro e poi siamo a posto”.
Uno sguardo al mercato – “Sono sicuro che interverremo sul mercato a gennaio visto che la classifica non è buona – prosegue il patron amaranto – Abbiamo perso terreno e va riconquistato. Finché resto io voglio il massimo da questa squadra e dalla società. Chi c’è nel mirino? Sicuramente andremo ad operare per prendere giocatori importanti. Speravo potesse tornare per sei mesi Paulinho ma la sua squadra è seconda in classifica e non lo liberano. Uno sguardo lo daremo a centrocampo e davanti, e i giocatori che non vogliono stare qui vadano pure via. Questo deve essere punto partenza della carriera sennò cercate una squadra perché richieste non ne ho. Chi gioca qui deve essere orgoglioso della maglia che indossa sennò libero di andare via”.
Chi era il gruppo pronto a prendere il Livorno – “Il gruppo faceva capo a un imprenditore albanese, una persona credibile – dice Aldo Spinelli ai giornalisti – Il 21 dicembre doveva essere la data giusta per presentarsi ma, purtroppo, non sono venuti. I giocatoti di proprietà ci sono i conti sono buoni. Per fare presidente ci vogliono sacrifici. Promesse fatte tante, ma non ho mai visto un euro dalla città di Livorno. Se ci fosse un po’ più di coinvolgimento sarebbe meglio. Questa era un’opportunità d’oro, io non posso trascurare il mio lavoro ma finché ho un euro lo metterò nel Livorno”.
Quanti soldi servono- “Per chiudere la stagione ci vogliono altri quattro milioni di euro e io non avevo chiesto nulla, praticamente lo regalavo il Livorno. La classifica ha spaventato questi probabili acquirenti perché ora le possibilità di tornare in A sono ridotte all’ 80%. Arbitri? Mi sono fatto sentire con la Lega. Se succedono ancora episodi spiacevoli ritiro la squadra dal campionato perché così si determina in negativo. A Stagno stiamo migliorando gli impianti del settore giovanile e questo dimostra che io ci sono ancora”.
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