Sbranato dai cani: maxi risarcimento ai parenti
Risarcimento di un milione ai 9 parenti (moglie, figlio, genitori e sorelle) della vittima. Una provvisionale alla quale è legata, entro sei mesi, la sospensione condizionale della pena per i due condannati
Sono stati condannati in primo grado gli imputati per la morte dell’autotrasportatore di origini siciliane, Vito Guastella, ucciso a 50 anni da un branco di cani il 28 febbraio 2012 mentre si trovava all’interno di un piazzale lungo l’Arnaccio. Il 21 dicembre il giudice Angelo Perrone ha stabilito due anni di reclusione per omicidio colposo al legale rappresentante della ditta di trasporti proprietaria del terreno dove si verificò l’episodio e un anno e sei mesi alla donna di origine romena che si occupava di accudire i cani abitando in una roulotte presente nel piazzale. Il giudice ha inoltre stabilito per i due condannati un risarcimento di un milione ai 9 parenti (moglie, figlio, genitori e sorelle) della vittima. Una provvisionale alla quale è legata, entro sei mesi, la sospensione condizionale della pena per i due condannati. I legali andranno in appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza che saranno pubblicate fra un mese.
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