Scabbia a scuola. I professori: “Tutto sotto controllo”

“Con la presente vi informiamo che è stato registrato un caso di scabbia all’interno dell’istituto e per questo motivo si chiede massima attenzione se nei prossimi 40 giorni si verificheranno sintomi quali prurito. In questi casi si dovrà ricorrere al proprio medico curante”.
E’ questa l’informativa targata Asl 6 di Livorno che è stata letta in aula alla prima campanella di giovedì 3 dicembre all’interno dell’Istituto Professionale Colombo di via San Gaetano. Una lettera che ha causato il panico tra molti alunni. In tanti, a queste parole, non hanno esitato a fare richiesta di uscire. Così i maggiorenni hanno rimesso tutte le loro cose nello zaino e hanno firmato per l’uscita. “Per gli alunni minorenni – spiegano le professoresse intervistate questa mattina da un nostro cronista inviato sul posto -abbiamo contattato personalmente i genitori per comunicare loro il fatto e conoscere le loro intenzioni sul far rimanere o meno l’alunno in aula. Noi corpo docenti siamo rimasti tutti ai nostri posti fino allo scoccare dell’ultima campanella”.
Un caso che ha fatto discutere non poco soprattutto forse per la modalità di gestione. La scabbia infatti è un’infezione epidermica molto più comune di quanto non si possa pensare. In tutta la Toscana lo scorso anno scolastico sono stati registrati più di 300 casi e si cura con una semplice pomata da applicare localmente sulla cute infiammata.
“La scuola è stata pulita a fondo come si deve – affermano i docenti a Quilivorno.it- e le lezioni proseguono regolarmente. Questa scuola è una delle più pulite della città, ogni giorno il personale addetto alle pulizie compie un ottimo lavoro. Entro questa giornata verrà effettuata una pulizia molto più approfondita per disinfettare comunque gli ambienti al fine di garantire la massima sicurezza igenico sanitaria ai ragazzi”.

Il comunicato della dirigente – In seguito alla segnalazione, la dirigente scolastica professoressa Simonetta Costagliola ha diramato il seguente comunicato: “Con riferimento al caso di scabbia che pare abbia interessato un alunno dell’istituto Colombo, mi preme precisare che ne sono venuta a conoscenza solo il giorno 30 novembre in modo informale, senza peraltro ricevere in merito nessuna comunicazione ufficiale, né un certificato medico né un’autodichiarazione della famiglia. Ciò nonostante anche al solo scopo precauzionale, questa presidenza ha provveduto immediatamente a contattare l’Asl 6 – dipartimento di prevenzione – Uoc Ufficio Sanità Pubblica e Nutrizione nella persona della dottoressa Marinari per avere indicazioni sulla procedura da attivare presso l’Asl per un’idonea disinfezione e per garantire alla scolaresca e al personale tutto l’uso in sicurezza delle aule e dei laboratori. La risposta ricevuta con posta elettronica, letta il 3 dicembre alle classi e al personale della scuola, contiene una breve informativa sulla sorveglianza in relazione ai sintomi che potrebbero presentarsi su alcune parti del corpo, con l’indicazione di rivolgersi al proprio medico curante per un’eventuale diagnosi. L’Asl non ha previsto né la chiusura della scuola né un intervento di disinfestazione radicale dei locali. Per eccesso di prudenza la scuola ha deciso di sanificare le suppellettili in stoffa e per questo motivo ieri è stato acquistato un apparecchio per il trattamento a vapore ad alta temperatura per poter procedere secondo le indicazioni ministeriali sulle suppellettili in stoffa, assenti nelle aule e nei laboratori e presenti invero in scarso numero nella scuola. Di fronte all’allarme che si è generato, per tranquillizzare alunni, genitori e personale tutto, è stato avviato il 3 dicembre d’intesa con il responsabile della sede, professor Montorsi e il Dsga Feola e soltanto grazie alla preziosa collaborazione dei collaboratori scolastici, un intervento radicale di pulizia che proseguirà oggi venerdì 4 dicembre, durante la mattinata compatibilmente con le aule occupate e durante il pomeriggio. Intervento che va ben oltre le misure di profilassi indicate dal Ministero della Sanità nella circolare n. 4 del 13.3.1998 Protocollo 400.3/26/1189 alla pagina. 27, che invito tutti a leggere con attenzione . Le misure di sanificazione, infatti, sono indicate per i casi di epidemia. Ogni forma di allarmismo pertanto deve essere fugata alla luce di quanto esposto. Non sussistendo pertanto i presupposti per la chiusura della scuola, comunico che le lezioni si svolgeranno regolarmente e confido nella consueta e preziosa collaborazione che daranno i genitori, i docenti e il personale Ata affinché gli alunni si rechino a scuola e frequentino le lezioni. Sono disponibile unitamente allo staff di presidenza a fornire ulteriori chiarimenti a tutti i genitori che ne faranno richiesta”.

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