Pinsoglio: “Pochi gol presi? Brava la squadra”
Quest’anno a difendere i pali della porta del Livorno c’è Carlo Pinsoglio. L’ex Modena, scuola Juventus, è chiamato a raccogliere l’eredità di Mazzoni, passato alla Ternana. Il numero uno su è subito calato nella parte ed è grazie anche alle sue parate se quella amaranto è tra le difese meno battute della serie A.
Carlo, nelle ultime tre partite nessun gol subito.
“Sono felice delle ultime prestazioni, ma il merito è tutto della squadra. Abbiamo limato i piccoli difetti e speriamo di continuare così. Bisogna lavorare il più possibile perché meno gol si prende e meglio è”.
Quanto è importante sentire la fiducia intorno a te?
“E’ fondamentale sapere che l’allenatore ti stima. Lo ringrazio per avermi voluto fortemente qui”.
Il tecnico ha definito “gol da polli” le ultime reti subite.
“Ha ragione. Capita durante le partite che commettiamo delle piccole disattenzioni e purtroppo le abbiamo pagate a caro prezzo. Spero che quello sia stato solo un momento negativo. Adesso abbiamo invertito la tendenza”.
Nelle prime giornate prendevi sempre gol al primo tiro e poi restavi inoperoso.
“Questa è una cosa che mi faceva molta rabbia. Sapevamo cosa sbagliavamo ma venivamo comunque puniti. Forse anche io potevo fare di più. Il periodo nero però penso sia alle spalle”.
Ti senti pronto per la A?
“Adesso l’importante è fare bene con il Livorno, poi penseremo agli obiettivi individuali. Adesso conta solo il Livorno anche se credo che sia il sogno di tutti poter giocare nella massima categoria”.
Cosa non ha funzionato nell’anno di Pescara?
“In ritiro c’ero solo io come portiere. Dopo venne Anania perché voluto da Zeman. Io feci soltanto tre partite e poi finii in panchina. Il tecnico ha fatto le sue scelte basandosi anche sulle caratteristiche dei portieri. Quando non c’è affinità è normale che non ti vengono date opportunità”.
Cosa temi della Pro Vercelli?
“Ha avuto alti e bassi. Ora hanno cambiato allenatore; è una squadra che si difende bene e si stanno preparando al meglio per la sfida. Noi siamo carichi perché vogliamo fare punti”.
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