Parrucchiera trova la serratura del negozio incollata. “Io non mollo”. E il quartiere si mobilita
La negoziante: "Gazzetti me lo aveva detto: complimenti per il coraggio che hai avuto nell'aprire proprio qui". La municipale indaga: acquisite le immagini delle telecamere
Trova la serratura incollata e un intero quartiere si mobilita in segno di solidarietà tappezzando la zona di volantini (vedi foto) e proponendo una fiaccolata. “Forse volevano spaventarmi, darò noia a qualcuno visto che il lavoro non mi manca. Forse una bravata, un dispetto o un furto. Francamente non so darmi una spiegazione anche se una cosa del genere è capitata a chiunque qua provi ad aprire un nuovo negozio. Ma, lo scriva pure, se pensano di abbattermi, e abbatterci, si sbagliano di grosso”. La vittima di questo episodio, accaduto la mattina del 3 novembre, è Serena Fabbrini, 45 anni, titolare del negozio di parrucchiera, “Serena Hair & Dresser”, in via della Pina d’Oro. Un episodio che mette a nudo tutte le difficoltà di un quartiere “caldo”, un giorno sì e l’altro no, alla ribalta delle cronache.
A fare la scoperta è stato il marito: “Quando mi ha detto che non riusciva ad alzare la serranda ho pensato a un difetto, poi quando l’ho raggiunto non ci poteva credere”. Sulla serratura c’era una colla liquida, un mastice, che ne impediva l’apertura. Serena ha inaugurato l’attività il 18 ottobre scorso. “E’ una perla il mio negozio, un fiore all’occhiello in una zona degradata, con mille problemi. Più volte abbiamo chiesto al sindaco un intervento, ma la risposta è sempre la stessa: ci stiamo lavorando“. La commerciante spiega di aver ricevuto la solidarietà di tutta la gente che è pronta a scendere in strada con una fiaccolata. Appena si è sparsa la voce di quanto era accaduto le strade sono state tappezzate da dei volantini e don Medori è andato in negozio da Fabbrini a esprimere personalmente tutta la sua vicinanza. “Perché questa zona – continua la commerciante – è fatta anche di gente per bene, che lavora, e si batte per cercare di cambiare le cose, come la titolare del ristorante la Pina d’Oro”.
Al tempo stesso però Fabbrini non nasconde le mille difficoltà: “Di notte qui è il finimondo fra schiamazzi e spacciatori. Di giorno, poi, ti ritrovi gli stranieri a fare la pipì lungo i marciapiedi. L’allora candidato a consigliere regionale, Francesco Gazzetti, quando in campagna elettorale aprì il suo comitato elettorale nel quartiere mi venne a trovare facendomi i complimenti per il coraggio che avevo avuto nell’aprire proprio qui. E’ vero, credo che il coraggio non mi manchi ma è arrivato il momento che il Comune intervenga e ci supporti”. Sul caso indaga la polizia municipale. Gli agenti hanno acquisito le immagini riprese dalle telecamere che potrebbero aver ripreso l’autore di questo gesto: “Nel frattempo ho già chiamato il fabbro che mi ha sostituito la serratura e così ho potuto riaprire. Chiediamo e vogliamo maggiore sorveglianza. Altrimenti sono convinta che la soluzione possano essere le ronde“.
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