I sindacati: l’ospedale destinato ad essere un mega-pronto soccorso?
L’Ospedale di viale alfieri come tutti gli altri Ospedali ex Provinciali è un Presidio che ha buoni livelli assistenziali e almeno 4 eccellenze. Neurochirurgia, Chirurgia Vascolare, Radiodiagnostica, Emergenza-Urgenza. Di queste 4 eccellenze almeno 3 sono frutto di una storia del Presidio,vedi Neurochirurgia,oppure conseguenti ad accordi di programmazione raggiunti in sede di Area Vasta come Chirurgia Vascolare,Radiodiagnostica,Emergenza-Urgenza. Queste Eccellenze fanno di Livorno un Ospedale di riferimento per il territorio della Asl 6 ed anche oltre.Accanto a queste eccellenze l’Ospedale di Livorno ha delle criticità che può e deve affrontare nell’interesse dei cittadini di Livorno e dell’intera rete di Area Vasta;
prima criticità: l’offerta di cure intermedie quali Ospedale di Comunità,Hospice,Rsa, sono insufficienti alla domanda e chi ne fa le spese è l’Area Medica dell’Ospedale che deve sostenere il peso di ricoveri improri.
Seconda criticità: le specialistiche quali otorino.urologia-oculistica-ginecologia, hanno un livello di attività operatoria che nel 2014 non è stato superiore ad una media di 1 al giorno per ciascuna specialistica e sulla base di ciò non potrà ottenere l’autorizzazione al funzionamento come Unità operativa complessa autonoma in base al Decreto Balduzzi.
Terza criticità: la mobilità sanitaria passiva nelle specialistiche chirurgiche (fughe)
Questa mobilità passiva associata a quella dell’area medica e diagnostica determina un prelievo di 30 milioni di euro dal proprio bilancio.Livorno spende 120 milioni di euro per le attività che si realizzano dentro l’ospedale alle quali si sommano i 30 milioni di euro per arrivare a 150milioni di spesa.
Quarta criticità: il Pronto Soccorso nonostante tutti gli investimenti fatti negli ultimi anni non riesce a fronteggiare in modo adeguato la domanda di emergenza-urgenza che è sempre più complessa come ci dicono i dati: si riducono gli accessi ed aumentano le prestazioni determinando un grave problema in quanto l’Azienda calcola il proprio personale in base agli accessi e non alle prestazioni erogate ai cittadini.
Inoltre al Pronto Soccorso manca una adeguata Area di OB (breve osservazione) e di OBI( Breve osservazione sub intensiva) che va rafforzata proprio per evitare lunghi e pericolosi stazionamenti nel Pronto Soccorso.Ora,questo è il nostro parere,qualunque idea di intervento(nuovo ospedale o ristrutturazione di viale Alfieri)dovrebbe rispondere a queste criticità e tradotto in linee generali significa:
a) quale bacino di utenza serve l’Ospedale di Livorno?
b) quali relazioni collaborative si debbono costruire con l’Azienda Ospedaliera di riferimento e con gli altri Presidi di Area Vasta che sono in gran parte responsabili di quelle fughe e di quella sottrazione di bilancio,realizzate proprio in un regime di competizione nel quale Livorno come altri ospedali hanno perso il confronto.
c) quale organizzazione assistenziale serve a Livorno per mantenere le attività specialistiche chirurgiche che non possedendo gli standard di Balduzzi (volumi di prestazioni e almeno 18 PL)
2Ragionare su questi temi e compiere le conseguenti scelte è un obbligo delle Istituzioni e della politica a cui i Cittadini hanno dato il loro mandato mediante libere elezioni. Se Livorno vuole rimanere un protagonista della Rete Ospedaliera Toscana deve decidere se e come superare queste criticità,qualunque sia la scelta su ospedale nuovo o ristrutturazione di quello esistente. In altri termini: qualunque sia il Sarto che cucirà non è pensabile di realizzare un vestito nuovo senza prima aver misurato chi lo dovrà indossare. Può anche essere,tuttavia,che ci sia a Livorno un prevalere dell’idea che l’Ospedale e’ dei cittadini della Zona Livorno-Collesalvetti-Capraia e quindi si deve realizzare un nuovo vestito pensando ai loro bisogni. Idea legittima,ovviamente,ma la cui conseguenza è LIVORNO OSPEDALE ZONALE: un approdo che noi non auspichiamo ,cosi come non sosteniamo l’idea di “riuniamo le truppe per fare massa critica contro il gigante Cisanello”. Livorno possiede le Professionalità e le Risorse per risolvere positivamente quelle criticità,per rimanere un ospedale di riferimento in Area Vasta; ma c’è un’unica strada per arrivarci ed è rappresentata da una Programmazione condivisa di Area Vasta.
Il ruolo di Ospedale di riferimento che devono svolgere Cisanello-Livorno-Massa-Lucca-Viareggio significa rispondere al bisogno di fiducia per quelle 17000 prestazioni di alta complessità che oggi vanno a cercare una risposta fuori dall’Area Vasta e nello stesso tempo sostenere il ruolo degli ospedali Zonali a svolgere la loro funzione di presa in carico del cittadino per accompagnarlo nel miglior percorso assistenziale.
In conclusione un invito all’Assessore Saccardi ed al Presidente della Conferenza dei Sindaci Nogarin: fatevi promotori di una Conferenza dei Servizi che consenta un dibattito vero sulle possibili scelte di politica socio-sanitaria nel tentativo di provare a realizzare un consenso ampio ad un progetto che unisca il che fare al dove farlo.
Cgil-Cisl-Uil
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