Parla la vice sindaco: “La città continui a collaborare”. Notte Bianca, presi gli autori della rissa: 3 giovani Il padre aveva lanciato sos a Quilivorno.it
Identificati e denunciati tre giovani, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, responsabili dell’aggressione ad alcuni coetanei durante la notte del 2 agosto 2015 nel corso della notte Bianca/effetto Venezia
Con riferimento agli ultimi episodi di violenza (leggi qui della rissa alla notte bianca, presi gli autori) che hanno interessato alcuni giovani in varie zone della città e di cui si è parlato anche sulla stampa locale, la vice sindaco con delega alle politiche giovanili, Stella Sorgente, esprime il proprio conforto nell’apprendere dalle Forze dell’Ordine che tali gravi episodi non sono imputabili alla presenza di baby gang cittadine.
“Ringrazio i cittadini che hanno collaborato fornendo segnalazioni che sono risultate determinanti ai fini dell’identificazione dei responsabili dell’episodio avvenuto durante la Notte Bianca. La costruzione di una città più sicura passa infatti anche dalla partecipazione attiva di tutti noi. L’invito che rivolgo ai cittadini è a non rimanere mai indifferenti di fronte a casi analoghi che si sono verificati e che, purtroppo, possono verificarsi ancora, ma di collaborare il più possibile.
I livornesi però non possono e non devono essere lasciati soli in queste situazioni: da parte delle Istituzioni ci deve essere infatti la massima e doverosa attenzione nella ricostruzione e nell’analisi dei fatti accaduti, in modo da poter mettere in atto misure conseguenti che possano aiutare anche a migliorare la sicurezza percepita in città, nonché a prevenire il ripetersi di episodi simili. Siamo convinti infatti che la prevenzione, in luogo della repressione e della chiusura, sia uno strumento fondamentale per combattere la violenza e il disagio, specialmente nelle fasce sociali giovanili”.
Così la vicesindaco, che continua: “La Prefettura, con la quale siamo in stretto contatto, ci ha informato, tramite notizie giunte anche dalla Questura, che i fatti di cronaca avvenuti in occasione della Notte Bianca e in alcune strade del centro escludono la presenza in città di bande organizzate. Ciò ci rassicura doppiamente: da una parte, perché è un dato che ci conforta rispetto alla sicurezza dei cittadini, dall’altro perché ci stimola a proseguire nelle iniziative messe in campo da questa Amministrazione per prevenire il disagio giovanile, nell’ottica di avviare un dialogo costruttivo e partecipato con i ragazzi.
Stiamo lavorando attivamente, in sinergia non solo con le Forze dell’Ordine, ma anche con le associazioni sul territorio – continua Stella Sorgente – per gestire il divertimento notturno e per dare una spinta propositiva alla movida attraverso un percorso che vede coinvolte le zone più interessate dal divertimento notturno giovanile. L’obiettivo è dunque quello di guardare al divertimento giovanile non tanto come cosa da regolamentare in modo stringente attraverso ordinanze, ma puntando a un dialogo aperto tra esercenti, residenti, giovani, Polizia Municipale e uffici comunali, per animare la nostra città, rispettando le esigenze di tutti i soggetti coinvolti.
Sempre nell’ottica della prevenzione al disagio giovanile, abbiamo inoltre in progetto altre iniziative che coinvolgeranno le scuole cittadine, le associazioni giovanili ed altre istituzioni, nella prevenzione all’abuso di alcool, all’uso di sostanze stupefacenti e anche a quella nuova e pericolosa forma di dipendenza che è rappresentata dalla ludopatia. In questo caso – chiarisce Sorgente – si tratta di percorsi che ovviamente non daranno risultati immediati, bensì sul medio-lungo periodo, ma che siamo fiduciosi non tarderanno a mostrare i loro frutti. Ci sentiamo in dovere – conclude la vice sindaco – di ringraziare sentitamente gli agenti della Polizia Municipale i quali, ogni giorno, si impegnano su tanti fronti e che, anche in occasione di questi ultimi casi di violenza, sono intervenuti tempestivamente. Forse, andando anche oltre le loro strette competenze, hanno contribuito fattivamente a gestire tali situazioni, fornendo dei report che sono stati utili alle Forze dell’Ordine, con le quali dovrà continuare una costante collaborazione, al fine di garantire una maggiore sicurezza della nostra città”.
Presi gli autori della rissa, la cronaca – Identificati e denunciati tre giovani, di età compresa tra i 16 e i 18 anni che, secondo le indagini condotte dal personale della Squadra Mobile della Questura di Livorno, sarebbero i responsabili dell’aggressione ad alcuni coetanei durante la notte del 2 agosto 2015 nel corso della notte Bianca/effetto Venezia (leggi qui la lettera del padre di una delle vittime a Quilivorno.it).
Le indagini hanno appurato che il motivo scatenante dell’episodio era stata una lite avvenuta intorno alle ore una all’interno della discoteca allestita in Fortezza Vecchia, avviata da uno degli indagati, un giovane straniero dell’Est Europa, che si avvicinava al gruppo e, approfittando della conoscenza sommaria con un ragazzo, chiedeva loro “se volevano fare una rissa”. Scontato il diniego del gruppo di giovani che cercava di allontanarsi. Tuttavia, il giovane straniero ha continuato con il suo atteggiamento provocatorio riuscendo ad accendere gli animi di un altro gruppetto di giovani diverso da quello poi rimasto vittima dell’aggressione sul Ponte della Santa Trinità.
Il pronto intervento dei buttafuori riusciva a sedare sul nascere il principio di rissa. Tuttavia, nel parapiglia uno dei ragazzi appartenenti al gruppo aggredito in discoteca è stato picchiato. La vittima e il suo gruppo hanno quindi cercato e trovato i rivali chiedendo loro spiegazione del motivo dell’aggressione all’interno della Fortezza. L’aggredito e un suo amico hanno cercavano di spiegare che nulla avevano a che fare con il ragazzo dell’est che aveva scatenato il parapiglia subito sedato dai buttafuori. Ma le rimostranza a nulla valevano e i giovani sono stati aggrediti.
Dapprima, la vittima dell’aggressione è stata colpita con un pugno; l’amico accorso in aiuto, a sua volta, è stato colpito con un pugno e con un casco e nel cadere a terra privo di sensi ha sbattuto la testa contro un muretto. Trasportato al Pronto Soccorso gli è stato diagnosticato un trauma cranico lieve con amnesia circostanziale e ferita lacero-contusa cuoio capelluto con una prognosi di giorni 7.
Le indagini condotte dal personale della Squadra Mobile, partite immediatamente il giorno successivo all’episodio, hanno permesso l’identificazione di tre giovani: N.B. del 1997 nato in Ucraina, A.E. del 1999 nato in Albania e F.F. del 1998 nato a Livorno, responsabili dell’aggressione. Tutti sono stati indagati in stato di libertà per rissa, percosse e lesioni.
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