Anche la vita di un cane come Snoopy è importante
Oggi voglio raccontarvi una storia. Una storia che sto vivendo grazie all’animo profondamente sensibile e buono di uno dei miei cani. Samby è un cane fulvo di piccola taglia di circa 15 – 16 anni. Il 25 aprile del 2004 fu buttato oltre la rete del canile del Corbolone. Lo trovai tornando dal concerto che ogni anno, in questa data, viene eseguito alla Sambuca (ecco perché l’ho chiamato Samby), e come in ogni abbandono il piccolo era molto spaventato e non volle entrare nell’area dove vivono tutti gli altri cani. Dopo pochi giorni lo stesso destino toccò ad una canina nera, che chiamai India, anche lei abbandonata senza alcun scrupolo. I due fecero subito amicizia e si legarono fortemente l’uno all’altra. Negli anni ho provato anche a dare Samby in adozione, ma non c’è stato niente da fare, lui faceva di tutto per tornare al suo canile e dalla sua amica. Così, insieme hanno trascorso molti anni, e sono diventati i guardiani del canile. Vivevano nella prima parte della struttura e mi avvisavano del passaggio delle persone. Il tempo è trascorso e India, ormai molto anziana, ci ha lasciati. Un distacco che Samby non ha mai potuto accettare: si è disperato per giorno, fino a quando è scappato dal canile per andare a cercare la sua canina, proprio lui che ha sempre considerato il Corbolone la sua casa, ha sentito il bisogno di avventurarsi fuori alla ricerca di India. È stato investito sull’Aurelia vicino a Stagno, ma per fortuna il suo investitore lo ha soccorso e lo ha consegnato alla Polizia Municipale di Collesalvetti. Adesso è nuovamente con me, l’ho portato a casa perché ha un osso della gamba scheggiato ed ha bisogno di cure e riposo. Curarlo è facile, farlo riposare invece è più difficile, perché non mi lascia mai, mi segue per la casa, passo dopo passo, trasmettendomi tutto il suo affetto e la sua riconoscenza. Ogni volta che lo guardo penso a quanto amore è stato capace ed è tuttora capace di dare e mi commuovo. Ho voluto raccontare questa storia perché in questi giorni ho letto tanti commenti sull’uccisione di Snoopy e sulla conseguente, e secondo me giusta, manifestazione fatta per ricordarlo. Commenti spesso crudeli, che tendono a banalizzare e sottovalutare la vita di un cane. Ecco, questa storia vale più di mille parole, e spero possa spiegare a tutti coloro che la leggeranno, che ogni essere vivente, sia un animale umano o un’animale non umano, ha diretto ad essere rispettato. Non serve fare graduatorie su chi è più importante, impariamo a rispettare la vita sotto ogni sua forma e ci accorgeremo che il mondo sarà più bello per tutti.
Elena Meniconi presidente dell’Associazione Animalisti Livornese
Riproduzione riservata ©