Picchia due agenti con un battiscopa in ceramica
Era stato arrestato intorno alle 5 del mattino di venerdì 7 agosto perché trovato in flagranza di reato all’interno di un’auto, sorpreso dagli agenti delle volanti a rovistare all’interno della macchina che stava per saccheggiare. Così, un algerino di 28 anni, è finito davanti al giudice per l’udienza preliminare dove è gli è stato confermato l’arresto e disposte le misure cautelari all’interno del carcere.
In attesa di espletare tutta la burocrazia il 28enne era stato rinchiuso nella cella di sicurezza della questura per poi essere trasportato alle Sughere da una pattuglia della polizia di Stato. E’ proprio qui dentro che l’uomo ha iniziato a dare in escandescenze. Prima urlando offese contro le forze dell’ordine, poi iniziando ad autolesionarsi. Davanti a questo tentativo di procurarsi del male fisico i poliziotti sono intervenuti aprendo la cella cercando di calmarlo. Ma niente. L’uomo era letteralmente indiavolato. Con alcuni calci aveva staccato il battiscopa in ceramica e lo ha utilizzato a mo’ di mazza da baseball per colpire ripetutamente alla gola e al corpo la poliziotta che insieme al collega stava cercando di placarlo. La donna ha riportato un taglio all’altezza della trachea oltre a varie lesioni derivate dalle botte subite. Stessa sorte per l’altro agente che è stato colpito ripetutamente al corpo con la spranga improvvisata e con i calci. Alla fine i due poliziotti sono riusciti ad avere la meglio placando “l’ira funesta” dell’uomo e effettuando così un secondo arresto. Stavolta le accuse sono ben più gravi del furto che aveva messo a registro poche ore prima. In questo caso si tratta di: lesioni multiple, ingiurie, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale oltre che a violenza aggravata.
L’uomo alla fine è stato trasportato al carcere delle Sughere. Entro 48 ore attesa la nuova direttissima per i nuovi reati a lui imputati. Gli agenti, visitati in pronto soccorso, hanno ricevuto una prognosi di 10 giorni.
Riproduzione riservata ©