Confesercenti: i saldi estivi? Meglio posticiparli
L'analisi di Calgaro, presidente Confesercenti Livorno: il 4 luglio registrati dati positivi ma i giorni seguenti hanno segnato un andamento molto lento
“Come Associazione del settore del commercio abbiamo voluto chiedere ai nostri operatori, tramite un semplice ma incisivo questionario, alcune specifiche questioni: come fossero andati questi primi di giorni di saldi, quale andamento si aspettano per i prossimi mesi e soprattutto avere da loro un’opinione sull’utilità di perseverare con questo strumento alla luce delle modificate abitudini dei consumatori.
“Ebbene, i risultati non sono certo brillanti – dichiara Maristella Calgaro – Presidente Confesercenti Livorno – se da una parte la primissima giornata dei saldi, ovvero sabato 4 luglio aveva registrato dati positivi, dall’altra i giorni seguenti hanno segnato un andamento molto lento e ciò dimostra che in realtà ciò pesa è il contesto, il quadro generale nel quale i saldi sono andati ad inserirsi e che la condizione della città di Livorno non è sicuramente migliorata. Infatti rispetto al 2014 l’andamento dei saldi non subisce grandi variazioni, ciò viene confermato da circa il 50% degli intervistati. Per 1/3 di questi invece la situazione è peggiorata, diversa è la valutazione emersa dal campione intervistato relativo ai negozi appartenenti a reti franchising da cui si evince una generale soddisfazione per l’andamento delle vendite. Per quanto riguarda gli sconti, diverse sono le percentuali applicate, si parte da un minimo del 20%-30% per arrivare ad una scontistica che in alcuni casi riduce di oltre la metà il prezzo risultante da cartellino. Ma la vera novità che emerge dall’indagine – prosegue Maristella Calgaro – è che per il 70% degli intervistati, i saldi così come sono oggi concepiti, perdono molta della loro primaria utilità ed efficacia, sottolineando un crescente malcontento legato ad un inizio giudicato “prematuro”. Sicuramente come associazione di categoria ci attiveremo con gli enti preposti per formulare la richiesta di procrastinare almeno a fine luglio, primi giorni di agosto, la data di apertura dei saldi estivi tenuto conto delle mutate condizioni climatiche degli ultimi anni che consentirebbero di vendere a prezzo pieno articoli assolutamente di stagione e che, al contrario, oggi sono venduti con margini di profitto quasi inesistenti. Non giova inoltre la vicinanza dei saldi estivi alla batosta fiscale di giugno, che ha drenato risorse agli consumatori. Dobbiamo lavorare – conclude Calgaro – affinché le vendite di fine stagione rappresentino un’occasione per tutti: per i cittadini, che hanno la possibilità di fare quegli acquisti che hanno rimandato a causa della crisi ma anche per le imprese del settore, che vengono da un avvio di anno molto debole. Affinché si realizzino queste condizioni diventa fondamentale aggiornare questo strumento alle mutate condizioni del mercato.
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